Ieri Messina si è stretta in un unico abbraccio nel ricordo delle 37 vittime dell’alluvione di Giampilieri e Scaletta Zanclea. A distanza di 10 anni dalla tragica notte dell’1 ottobre 2009, cittadini e autorità civili e religiose si sono uniti in una fiaccolata fino alla Chiesa madre del villaggio.
A seguire, la celebrazione eucaristica presieduta dal Monsignor Accolla a piazza Pozzo, a Giampilieri. Ma la città tutta, presente o meno alla commemorazione, ha ricordato quanto avvenuto ormai 10 anni fa: il violento nubifragio che ha messo in ginocchio la costa ionica di Messina, colpendo Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Altolia, Molino, Santo Stefano di Briga, Briga Superiore, Scaletta Zanclea e Pezzolo e portando con se case, palazzi e persone.
37 sono state le vittime, di cui si ricordano ancora i nomi, ripetuti ieri al rintocco delle campane della Chiesa: Monica Balascuta, Carmela Maria Barbera, Santi Bellomo, Carmela Cacciola, Giuseppa Calogero, Concetta Cannistraci, Roberto Carullo, Luigi Costa, Ketty De Francesco, Elena De Luca, Francesco De Luca, Ilaria De Luca, Agnese Falgetano, Letterio Laganà, Maria Li Causi, Francesco Lonia, Lorenzo Lonia, Teresa Macina, Leo Maugeri, Christian Maugeri, Letterio Maugeri, Francesca Micali, Simone Neri, Carmela Olivieri, Katia Panarello, Santina Porcino, Maria Restuccia, Carmelo Ricciardello, Martino Scibilia, Bartolo Sciliberto, Maria Letizia Scionti, Salvatore Scionti, Alessandro Sturiale, Onofrio Sturiale, Giuseppe Tonante, Salvatore Zagami.
Da allora sono stati stanziati e spesi per le opere di messa in sicurezza circa 170 milioni di euro destinati ad interventi sia sul territorio di Giampilieri che sull’area circostante interessata dall’evento. A questa somma vanno aggiunte le risorse per il risarcimento dei danni la cui competenza attiene al Sindaco di Messina. Oggi i villaggi colpiti sono rinati, si stanno rialzando, con tutte le difficoltà che una tragedia come quella causata dall’alluvione di Giampilieri comportano a livello emotivo, oltre che materiale: le parole “dissesto idrogeologico” sono entrate nel vocabolario comune di migliaia di individui, i temporali hanno ricominciato a fare paura.
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