Da agosto 2023 l’avvio dell’iter che porterà all’eliminazione del Reddito di cittadinanza, che sarà in parte sostituito da nuove misure progettate dal Governo, come l’assegno d’inclusione, per il quale mancherebbe ancora il decreto attuativo. Da qui l’interrogazione della consigliera comunale Federica Vaccarino (Ora Sicilia), che chiede al sindaco Federico Basile quali misure stia progettando il Comune per andare incontro alle famiglie di Messina in difficoltà.
«Questa sospensione del sussidio voluta dal governo Meloni – spiega la consigliera Federica Vaccarino – interessa centinaia di famiglie messinesi al momento prive di ogni sostegno e quindi in condizione di grave incertezza economica che potrebbe aumentare e gravare sui Servizi Sociali che dovranno farsi carico anche degli ex percettori di Rdc con disabilità non grave o di livello medio che sono considerati “occupabili” ma di fatto non hanno mai lavorato per difficoltà legate alla loro condizione. Ricordo che solo chi è invalido dal 75% fino al 100% potrà percepire un sussidio fino a dicembre».
«A tutt’oggi – aggiunge – nonostante le rassicurazioni dell’INPS, il governo non ha ancora emanato i decreti attuativi che permetteranno agli ex percettori del reddito di cittadinanza, in regola con i requisiti per beneficiare del nuovo assegno d’inclusione (350 euro mensili per un anno), di accedere al sistema di formazione e orientamento lavorativo previsto dalla legge 85/2023. Inoltre la crisi economica legata alla pandemia ha impoverito sensibilmente le condizioni reddituali di molte famiglie messinesi».
Per queste ragioni, la consigliera comunale di Ora Sicilia, Federico Vaccarino, si rivolge al sindaco di Messina, Federico Basile, e all’Assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Calafiore, per chiedere quali misure «stia programmando il Comune per rispondere nell’immediato ai bisogni degli ex percettori di Rdc individuando risorse per venire incontro alle numerose famiglie garantendo condizioni di vivibilità adeguate».
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