Sprar di Messina, il Comune non paga Cooperativa e utenze. Ospiti senza acqua e luce

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Il Comune di Messina, tra aprile e luglio dello scorso anno, ha ricevuto 129mila euro dal ministero degli Interni per la gestione dello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Nonostante i fondi provenienti da Roma, Palazzo Zanca non ha corrisposto neanche un euro alla cooperativa Proalter 2000 che dal febbraio 2014 gestisce il centro d’accoglienza nel territorio cittadino.

Lo segnalano i consiglieri comunali Donatella Sindoni e Daniele Zuccarello, tramite una interrogazione indirizzata al sindaco Accorinti. I due esponenti di Grande Sud sottolineano inoltre che il Comune non ha provveduto al pagamento delle utenze, che ha generato il taglio delle stesse con aggravio delle criticità di vivibilità per i 4 nuclei familiari composti da 6 adulti e 7 bambini, che si trovano all’interno dello SPRAR, che al momento sono senza acqua calda ed energia elettrica.

Pertanto, i due consiglieri chiedono al primo cittadino le motivazioni del mancato stanziamento di fonsi alla Proalter e se in caso di impossibilità a pagare le utenze abbia l’intenzione e la volontà di attivarsi per il trasferimento immediato degli ospiti in altra sede, al fine di alleviare i disagi e migliorare le condizioni di vivibilità, al momento precarie all’interno della struttura.

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