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“Inutili e patetici risultano i continui appelli alla collaborazione lanciati dall’amministrazione comunale agli armatori ai quali dovrebbe invece far sottoscrivere precise regole e penali che li obblighino al pieno utilizzo degli approdi a sud . Questa dovrebbe essere l’unica risposta seria e conseguenziale alle criticità evidenziate nelle scorse settimane dal C.te del corpo di Polizia Municipale e pienamente condivise dal sindacato ORSA”.
“Secondo i dati in possesso al sindacato, dichiarano Mariano Massaro e Michele Barresi segretari di ORSA , la piena utilizzazione di Tremestieri dallo scorso mese di aprile 2015 sarebbe stata sufficiente a smaltire tutto il volume del traffico gommato pesante cittadino e al tempo stesso in presenza di adeguate garanzie si potrebbe assicurare un regolare piano di esercizio agli armatori a tutela dei livelli produttivi e occupazionali , ma l’ordinanza sindacale senza un adeguato e formale sistema di regole e penalità che obblighi gli armatori a garantire un minimo di 70 corse giornaliere diventa inutile e non basta l’egregio lavoro del corpo di polizia municipale a risolvere le lacune di un provvedimento che nei fatti non ha eliminato il problema Tir in citta’ ma di conto ha alterato gli equilibri nel sistema di traghettamento e desertificato l’area del porto storico con la soppressione dei collegamenti navali passeggeri con Villa San Giovanni del vettore pubblico .
Negli ultimi tre mesi di pieno funzionamneto dell’approdo a sud, prima che la sciroccata di fine febbraio ne limitasse l’agibilita’, i report parlano invece del sistematico parziale utilizzo del porto di Tremestieri da parte delle compagnie di navigazione , che complessivamente a partire dal 1.12.2015 solo in tre giorni sul totale hanno garantito la soglia delle 70 corse giornaliere . Dal 18 aprile 2015 , nel periodo in cui è stato aperto ininterrottamente il secondo scivolo, il sistema Tremestieri ha dimostrato che, se venisse opportunamente e formalmente regolamentato, a pieno regime sarebbe in grado di poter assorbire tutto il traffico pesante cittadino sempre che a mancare ovviamente non siano le navi degli armatori . E nella gran parte dei casi i numeri dicono che sono le bidirezionali di Caronte & Tourist a non coprire la quota necessaria alla saturazione di Tremestieri mentre Meridiano e Bluferries sembrano al contrario aver “metabolizzato” l’uso dell’approdo a sud rispettando le quote. Nell’ultimo trimestre Caronte rispetta il numero delle 36 corse in sole 10 giornate a differenza degli altri armatori che di norma garantiscono la quota loro spettante (12 corse Meridiano e 22 corse Bluferries )
“Servono regole condivise e sottoscritte dagli armatori e dagli enti preposti al controllo ed è legittimo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal C.te Calogero Ferlisi – dichiarano Massaro e Barresi del sindacato OrSA – le oltre 600 infrazioni in pochi giorni sanzionate dall’egregio lavoro svolto dal Corpo di Polizia Municipale sono l’evidenza che non bastano patti d’onore poi non onorati a rendere efficaci le ordinanze se a monte non si stabilisce un sistema di regole e obblighi precisi sull’uso dell’approdo di Tremestieri con severe penalità per quegli armatori che non le rispettano”
L’amministrazione convochi subito un tavolo istituzionale – continua l’Orsa – non sono piu’ sufficienti le semplici richieste bonarie di collaborazione piu’ volte inoltrate agli armatori che ad oggi, multe alla mano, sono rimaste inascoltate in particolar modo dal Gruppo Caronte & Tourist . Multare gli autotrasportatori è atto dovuto ma non la soluzione del problema – continua ORSA – occorre nell’interesse di tutti, cittadini,lavoratori e imprese, regolamentare il sistema Tremestieri dando regole certe , facendo sottoscrivere una volta per tutte il formale obbligo da parte degli armatori dell’effettuazione di 70 corse giornaliere in condizioni di piena agibilità dell’approdo e prevedere al tempo stesso severe penalità, che oggi non sono contemplate, per gli armatori che senza giustificato motivo non effettuano il numero di corse pattuito . Si dia il continuo monitoraggio a Capitaneria di porto e Polizia Municipale le uniche che possono e devono sovrintendere al rispetto del numero delle corse e alla regolarità delle deroghe in caso di attese e cattive condizioni meteo marine.
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