Zona falcata sommersa dai rifiuti. La riqualificazione è partita dai cittadini

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La zona falcata è già il tema caldo del nuovo anno che dovrebbe portare sostanziali cambiamenti per un’area suggestiva e dal potenziale enorme, ma da decenni in stato di degrado e abbandono. In attesa che l’ormai famoso “Patto per la Falce”, firmato dalle istituzioni politiche la scorsa settimana, diventi qualcosa di concreto, sono i cittadini messinesi a dare un segnale forte per il recupero dell’intera penisola di S.Raineri.

Questa mattina la zona falcata ha ospitato la venticinquesima edizione de “Il Mare d’Inverno”, giornata ambientalista organizzata dal coordinamento comunale e provinciale di Fare Verde Messina. Si tratta di un’iniziativa condotta a livello nazionale per sensibilizzare la cittadinanza alla pulizia delle spiagge il cui decoro va mantenuto anche nella stagione invernale. In quest’ottica, stamane, 100 tra volontari e liberi cittadini  “armati” di guanti e sacchetti, hanno ripulito simbolicamente gli spazi attigui alla Real Cittadella.

Durante la giornata, è stata commemorata la figura di Tania Corriera, storica Capo Scout messinese tragicamente scomparsa esattamente un anno fa in un incidente stradale in Toscana, che con la sua attività di volontariato iniziò molti degli attivisti di Fare Verde (e tanti altri messinesi) proprio alla “cultura dell’ambiente”. Per queste ragioni, l’iniziativa è stata altresì co-organizzata dai Gruppi Scout Agesci di Messina.

I volontari hanno raccolto,  con il metodo della differenziata,  ben 20 sacchi grandi (80×120 cm), contenenti rifiuti di vetro, plastica, carta e rifiuti organici. Lungo l’arenile sono inoltre stati trovati resti di automobili, copertoni e vari scarti in alluminio. Al termine dell’intervento, Fare Verde ha provveduto a contattare l’Ato 3, al quale è stata segnalata la giacenza dei predetti rifiuti affinché vengano tempestivamente rimossi dalle competenti squadre di operai.

L’Associazione coglie inoltre l’occasione per segnalare lo stato di degrado in cui versa l’area della Falcata: tutta l’area circostante la Real Cittadella appare infatti sempre di più come una “discarica a cielo aperto” in “regolare attività”. Ed infatti, nelle immediate vicinanze dell’inceneritore comunale si riscontrano: numerose guaine di cavi, evidentemente residuo di furti di rame, nonché rifiuti di vario tipo (principalmente laterizi e materiale di risulta). Anche sulla spiaggia e tutto intorno alle mura della Real Cittadella, proliferano cumuli di rifiuti di ogni genere.

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