Riscaldamenti. Alla “Giorgio La Pira” c’è il gas, ma non si può utilizzare

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Oltre il danno la beffa. Così come accaduto all’istituto “Cannizzaro – Galatti”, dove un guasto impedisce il ripristino dell’impianto di riscaldamento, il gasolio che l’amministrazione comunale è riuscita distribuire in extremis alle scuole cittadine non servirà a nulla neanche alla “Giorgio La Pira” di Camaro. In questo plesso, infatti, è dotato di un impianto a gas realizzato nel 2014. Tuttavia, anche gli alunni di quest’ultimo istituto sono costretti a seguire le lezioni al gelo. I riscaldamenti sono, infatti, rimasti spenti perché Palazzo Zanca non ha ancora provveduto a richiedere l’allaccio all’Eni.

L’ennesimo paradosso in questa assurda vicenda su cui torna il consigliere comunale Libero Gioveni. L’esponente Udc, appresa la notizia, ha immediatamente chiesto lumi all’energy manager del Comune  Saglimbeni, che ha confermato la mancata stipula del contratto sottolineando come l’amministrazione risulti ad oggi debitrice proprio nei confronti dell’Eni. Qualora il funzionario si attivasse per richiedere l’allaccio creerebbe, a suo dire, un debito fuori bilancio.

“Non trovo davvero le parole per commentare una simile incresciosa situazione – incalza Gioveni – . Il Comune per la scuola media La Pira ha effettuato nel 2014, grazie ad un appalto bandito nel mese di novembre 2013, degli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati soprattutto all’adeguamento degli impianti! L’importo speso è stato di ben 339.945,32 euro di cui 261.829,71 euro per il rifacimento degli impianti termici, elettrici ed antincendio. Altri 78.115,61 euro per opere edili”.

A questo punto, Gioveni si chiede: “dopo aver speso un occhio della testa con impianti nuovissimi e funzionali, come si fa a non prevedere una minima somma per l’allaccio? Non posso tollerare e accettare questa giustificazione – stigmatizza il consigliere – Questo è frutto solo di negligenza e superficialità, oltre che di una chiara responsabilità politica. Non si possono lasciare gli alunni al freddo con queste inascoltabili motivazioni. Confido, pertanto – conclude  – nell’intervento dell’assessore all’energia Cacciola, a cui faccio appello, affinché si corra immediatamente ai ripari, magari anche con una lettera di scuse ai bambini e alle loro famiglie”.

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