Dopo decenni di onorata carriera il magazzino merci della stazione di Capo d’Orlando – Naso rischia di essere demolito. Un triste epilogo per una struttura alienata negli anni scorsi dalle Ferrovie dello Stato e che potrebbe essere riconvertita e utilizzata per altri fini. Gli interventi di archeologia industriale, infatti, sono ormai frequenti in Italia così come all’estero. Il magazzino risale al 1893, data d’apertura del tronco ferroviario tra Patti e Capo d’Orlando. E’ costruito in muratura autoportante a sei stanti, con tetto a capriate, copertura in tegole, e con una superficie interna di circa 200 mq. Insieme al magazzino della stazione di Rometta Messinese, tale edificio è l’unico ancora presente in questa linea che ancora oggi conserva l’architettura originaria.
Secondo quanto segnalato dall’amministrazione comunale di Capo d’Orlando, la struttura necessita di urgenti interventi di messa in sicurezza. “Prendiamo atto – spiega Giovanni Russo dell’associazione Ferrovie Siciliane – dell’intenzione dell’amministrazione orlandina, ma siamo perplessi sull’effettivo stato di grave deterioramento dell’intero fabbricato per via del quale se ne chiede la demolizione, anche in ragione delle precedenti esperienze avute nella dismessa stazione di Barcellona – Castroreale dove l’amministrazione comunale, al tempo guidata dal sindaco Candeloro Nania, è riuscita a restaurare il locale magazzino merci e il fabbricato viaggiatori, in condizioni ben peggiori, senza la necessità di cancellare l’identità originaria, e diventati oggi uno straordinario spazio che ospita attività culturali e sociali”.
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