Al primo acquazzone il Palarescifina (ex PalaSanfilippo) si allaga. A denunciarlo il presidente Provinciale Asi Messina(Associazioni Sportive Sociali Italiane), Gianfranco Minuti che definisce Messina un “cimitero di impianti sportivi”.
La struttura, situata sulla salita del torrente San Filippo, a pochi metri dallo stadio, è stata inaugurata nel 2000 e ha ospitato svariate competizioni sportive, dalla pallacanestro, alla pallavolo, al calcio a cinque. Al momento, da quanto segnalato, è praticamente inagibile.
Nel denunciare la situazione, il presidente dell’Asi richiama le parole del Sindaco della città dello Stretto: «Lo slogan “Messina Città dello Sport”, del sindaco Accorinti, a fine quinquennio suona beffardo nei confronti dei messinesi e degli sportivi – afferma Minuti. Nel suo programma si leggono promesse roboanti: “assicurare la messa a norma e l’agibilità di tutte le strutture sportive” (punto 13); o anche: “promozione del marchio Messina Città dello Sport” (punto 15)».
«Dopo cinque anni, niente di niente è stato realizzato, parole al vento», afferma mestamente Gianfranco Minuti.
«Ecco come si presenta il Palarescifina, uno degli impianti più belli del Sud Italia, il fiore all’occhiello della Città Metropolitana: sta cadendo a pezzi, non potrà dare nulla ai giovani sportivi messinesi – spiega il presidente dell’Asi. Quanto alla sua agibilità, basta guardare come si presenta al primo acquazzone».
Ma il problema, secondo quanto riportato da Gianfranco Minuti, non sarebbe solo il Palarescifina.
Molte delle strutture sportive di Messina sembrano versare più o meno nelle stesse condizioni: «Sono inagibili o inadeguate – dichiara il Presidente – le strutture sportive affidate dal Comune a terzi che, con enormi difficoltà, riescono ancora a farle funzionare senza nessun supporto, come, tra le altre, gli stadi Celeste e San Filippo; il campo da calcio dell’Annunziata; il campo da rugby di Sperone; il campo da tennis di contrada Margi; il campo da tennis in località Castanea; la piscina di viale S. Martino».
E ancora: «Sono parimenti inagibili le strutture a gestione diretta di Palazzo Zanca, tra cui il Palarussello di Gravitelli; il campo di calcio Marullo di Bisconte; il campo di Atletica Cappuccini; il Palatracuzzi; la palestra Ritiro; la palestra Juvara. Stesso discorso vale per il Campo di calcio in località Massa S. Giovanni, affidato all’associazionismo di quartiere. Un fallimento su tutta la linea».
«Se gli impianti sportivi del territorio sono preclusi ai nostri ragazzi – continua Minuti – come si potrà mai farli crescere sani e come potranno mai venire su nuove eccellenze nelle varie discipline sportive?».
«I messinesi ci hanno sempre messo il cuore – conclude il presidente dell’Asi – ma devono sapere che in questa città campioni, nel calcio come in ogni altra disciplina, non ne possono nascere finché Renato Accorinti sarà il primo cittadino. Sento di fondi in arrivo per il Palatracuzzi e per altre strutture: in limine mortis pochi soldi per le due campagne elettorali, politiche e amministrative. Dopo cinque anni di latitanza. Messina è stata ridotta a cimitero di impianti sportivi. Ci serve una nuova classe dirigente seria, che capisca quanto siano importanti gli impianti per una comunità che si rispetti come Messina e per i ragazzi che la dovranno rappresentare».
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