L’istituto tecnico nautico Caio Duilio di Messina al centro di un reportage del Washington Post per l’iniziativa promossa, volta a organizzare dei corsi di nuoto e di primo soccorso indirizzati ai giovani migranti approdati a Messina negli scorsi mesi.
Il giornalista Michael Birnbaum, nell’ambito delle testimonianze umanitarie da ricordare di quest’anno, ha voluto citare sulla prestigiosa testata statunitense il lavoro svolto dall’istituto nautico a partire dallo scorso maggio: «I corsi – si legge sul Washington Post – sono organizzati dall’Istituto Nautico di Messina per aiutare i giovani sopravvissuti a superare la loro paura nei confronti dell’acqua».
L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di dare nozioni di tecnica di primo soccorso e di salvataggio, oltre che di nuoto e immersione. Tra gli istruttori figurano Mario Aiello e Giuseppe Pinci, coordinatore del progetto “Friendly Sea” che ha dichiarato al Washington Post: «Molti di questi giovani sono davvero spaventati, ed è importante che riescano a vedere nuovamente il mare in maniera positiva, senza paure».
Il Dirigente scolastico, la professoressa Mara Schirò, nel manifestare la propria soddisfazione per il riconoscimento del Washington Post ha dichiarato: «Stiamo cercando di aiutare i ragazzi, emotivamente traumatizzati, a superare la paura dell’acqua e siamo orgogliosi che il più antico giornale americano ci abbia riservato questo particolare riconoscimento».
Ma questa non è l’unica iniziativa promossa dall’ITTL Caio Duilio in favore dell’integrazione dei giovani migranti. Nei mesi scorsi, infatti, l’istituto di via La Farina ha portato avanti un percorso di alfabetizzazione attraverso il progetto All Together. Progetto che è stato protagonista del programma satirico Striscia la notizia.
Alcuni di questi giovani immigrati, tra l’altro, da quest’anno frequentano regolarmente le lezioni scolastiche all’Istituto Nautico di via La Farina.
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