presepe Antonino Spagna

Il ritorno alle tradizioni: l’Immacolata con il presepe di Antonino Spagna

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presepe Antonino Spagna
Antonino Spagna con i suoi presepi

Il giorno dell’Immacolata Concezione è arrivato e come da tradizione si dà il via alle feste natalizie. Ci si riunisce in famiglia, si gioca a carte, ma soprattutto, fin dai tempi dei tempi, si allestiscono gli addobbi in casa: albero e presepe.

In passato era quest’ultimo l’elemento a non dover mancare nelle case a Natale, proprio per il valore religioso che porta con sé. Per questo siamo andati da uno dei veterani del presepe, un uomo che conosce bene le tradizioni messinesi.

Stiamo parlando di Antonino Spagna, proprietario della carrozzeria più antica di Messina, ma soprattutto artista e creativo, per il quale la tradizione è un punto fermo da custodire: «Penso che sia giusto conservare le nostre tradizioni. Penso che fare i presepi nei luoghi pubblici non offenda nessuno. Da cristiano accetto l’accoglienza ma vorrei anche che questo nostro valore venga riconosciuto e rispettato».

La passione per il Natale, questo signore di Paradiso, l’ha sempre avuta: «Ho iniziato a costruire presepi da bambino – ci racconta il signor Spagna. Mi ricordo che andavo a casa dei miei parenti e inventavo modi sempre nuovi per dare vita ai presepi, aggiungendo anche i motorini per fare scorrere l’acqua».

È questo il segreto dei presepi realizzati dall’artista, l’insieme dei motorini posti all’interno che permettono il movimento dei vari personaggi: «Mi piace che i personaggi si muovano: dal fornaio che impasta il pane, al pescatore che pesca al fiume, alle donne che lavano i panni. Rende più realistico il presepe».

Da adulto Antonino Spagna ha così deciso di donare la sua passione alle chiese vicino casa: «Ho donato un presepe alla chiesa Maria regina degli Apostoli, a Paradiso, dove ogni anno è possibile andare a visitarlo».

E ritornare alle tradizioni del passato è forse necessario, in un periodo storico in cui i punti fermi diventano precarietà e instabilità. Quindi non resta che godersi anche solo per il tempo di una festa, il valore della famiglia che il presepe serba in sé dalle sue origini fino ai nostri giorni.

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