San Filippo del Mela. Continua la battaglia contro l’inceneritore, che vede schierati in prima linea l’ADASC (Associazione per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini) e il “Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela”.
A questo riguardo, il Commissario Straordinario di San Filippo del Mela Alfredo Biancuzzo ha inviato al Ministero dell’Ambiente e agli altri enti competenti il parere negativo del Comune in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale dell’inceneritore, nonché un’istanza per l’annullamento in autotutela del “PIC”, il parere AIA pro-inceneritore espresso nel mese di giugno e fortemente contestato.
«Si tratta di azioni importanti a cui abbiamo dato un contributo decisivo – dichiarano le due organizzazioni – insieme agli esperti del Comune, al dottor Pasquale Andaloro, focal point dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, indicato dalle nostre Associazioni, a Eugenio Cottone e a Enzo Colavecchio. Azioni che avevamo proposto già nei primi di agosto, ma su cui purtroppo hanno pesato varie dinamiche che hanno portato a un allungamento dei tempi. Tuttavia è bene sottolineare come ciò che è stato fatto in 3 mesi non sia stato svolto nei due anni della precedente amministrazione guidata dall’ex sindaco Aliprandi».
L’ADASC e il Comitato manifestano, inoltre, il loro dissenso nei confronti della posizione espressa dalla maggioranza del Consiglio comunale che, lo scorso mercoledì, ha abbandonato l’aula: «Un atto del genere lascia intendere che, per loro, questo parere è ormai inutile, che non ci sia più niente da fare. Noi non siamo d’accordo».
«Se, da una parte, – spiegano – la Commissione tecnica VIA ha espresso parere favorevole, dall’altra è evidente come non sia stato preso in considerazione il divieto alla realizzazione dell’inceneritore espresso nel Piano Paesaggistico dell’ambito 9».
L’ADASC e il Comitato sottolineano, inoltre, che il “PIC” non è conforme al Piano regionale dei rifiuti: «Stiamo preparando una diffida e, se è il caso, ricorreremo a tutte le possibili azioni, legali e non, per ottenere il rispetto delle norme e impedire la realizzazione di questo progetto tanto avversato dai cittadini, che porterebbe solo ulteriori veleni nel nostro già martoriato territorio».
L’area in questione, la Valle Del Mela, è infatti da tempo oggetto della preoccupazione di cittadini, associazioni e ambientalisti, a causa del preoccupante livello di inquinamento e dell’alto tasso di tumori rilevato, causato, con molta probabilità, dalla presenza nell’area di polveri sottili. La realizzazione dell’inceneritore, inoltre, secondo quanto spiegato sul sito del Comitato, non risolverebbe il problema dei rifiuti e concorrerebbe solo ad aumentare il traffico di mezzi pesanti nel territorio.
Nell’esprimere l’apprezzamento per il sostegno e la collaborazione del Comune nella lotta all’inceneritore, le due organizzazioni si augurano che questa collaborazione continui, perché: «La lotta per bloccare questo eco-mostro richiede uno sforzo sempre maggiore da parte di tutti gli interessati: comitati, associazioni, cittadini e amministrazioni».
«Auspichiamo – concludono – che il nuovo governo regionale, dopo la dichiarazione del neo presidente Nello Musumeci sul No a questo inceneritore, non faccia come il suo predecessore e metta in atto, invece, interventi concreti, utili a bloccare la realizzazione dell’impianto».
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