Messina. Proclamata per giovedì 12 alle 10, di fronte al Papardo, la manifestazione di protesta di SGB (Sindacato generale di base) per protestare contro la chiusura, da 4 mesi, del reparto di logopedia dell’ospedale.
La notizia della chiusura è arrivata quattro mesi fa, nella mattinata del 17 maggio, bloccando il lavoro degli operatori e il percorso sanitario intrapreso da decine di bambini.
«È l’ennesima storia insopportabile di tagli a cittadini e lavoratori – ha dichiarato il delegato SGB Vincenzo Capomolla, – in questo caso ancora più discutibile perché coinvolge minori, che si sono visti negare il diritto all’assistenza e hanno dovuto interrompere le cure, con la prospettiva quindi di dover ricominciare tutto o rimettendosi in fila all’Asp per un paio d’anni oppure, guarda caso, a cercare altre soluzioni in strutture non pubbliche mettendo mani al portafoglio. Questo mentre già in troppi, in questo Paese, sono ormai costretti a rinunciare alle cure ed al diritto alla salute. Per i lavoratori, invece, il benservito dal Papardo immediato e senza alcun preavviso e nessuna procedura: non ci stiamo».
Non sembrerebbero aver avuto esito le richieste delle famiglie, preoccupate per l’interruzione delle terapie. Il sindacato ha poi scritto all’assessore regionale, al sindaco Renato Accorinti e al commissario dell’Azienda Ospedaliera Papardo Letizia Diliberti, chiedendo di rendere nuovamente disponibile il servizio e restituendo così, nelle parole del delegato SGB: «i diritti a cittadini e lavoratori, uno dei quali, tra l’altri, è da 4 mesi senza lo stipendio dovuto».
«Ma soprattutto – ha concluso Capomolla – in queste condizioni, insieme alle famiglie e ai cittadini diamo il via alla mobilitazione decisi, se necessario, ad andare avanti fino alla fine».
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