‘Ho perso una gamba ma non la voglia di vivere’ racconta Andrea Devicenzi che ai soli 17 anni ha perso l’arto inferiore dopo un gravissimo incidente motociclistico. Oggi Andrea è un campione paralimpico e, oltre a portare avanti la sua passione per il ciclismo, è anche l’ideatore l’ambizioso ‘Progetto 22’: iniziativa rivolta al sostegno e alla motivazione dei giovani. Il Sindaco Renato Accorinti assieme agli assessori allo Sport, alle Politiche Sociali ed alla Cultura, avranno l’onore di accogliere l’atleta, la mattina del 3 ottobre nel Salone delle Bandiere presso il Palazzo Zanca.
«Progetto 22 nasce nell’inverno del 2014 da un gruppo di amici, coach e genitori, con la volontà di contribuire alla crescita dei giovani» si legge sul sito web ufficiale dell’iniziativa. Attraverso il primo esempio di giro d’Italia formativo, Devincenzi con il sostegno delle istituzioni scolastiche italiane, persegue la missione del progetto: aiutare i ragazzi a superare gli ostacoli della vita e a credere in sé stessi.
Come intende farlo? Attraversando l’Italia promuovendo 22 valori fondamentali della vita.
Attualmente, lo sportivo originario di Cremona, ha intrapreso il quinto giro d’Italia formativo. Toccando tutte le 20 regioni italiane, l’atleta incontrerà circa 50 mila ragazzi durante i 74 incontri programmati.
Andrea non si è mai fermato di fronte ai momenti critici e tragici della vita e sono stati proprio quei momenti a dargli la forza per lottare ed essere un vincitore. Tra gli infiniti traguardi raggiunti dal noto ciclista, c’è la sua incredibile partecipazione nel 2011 alla Parigi-Brest-Parigi, una corsa di ciclismo che lo ha visto diventare il primo amputato al Mondo, dal 1890, a riuscire a completare il percorso di 1.230km. Nel 2015 però, Devincenzi prende una decisione importante che cambierà la sua vita e quella di molti giovani in Italia: intraprende la strada del libero professionista nelle vesti di Formatore e Mental Coach, per poi dare vita al ‘Progetto 22’.
«Primo importantissimo obiettivo del progetto è sostenere, supportare e risvegliare nei giovani la consapevolezza delle incredibili potenzialità che ognuno ha dentro di sé» – spiega Andrea. «Incontrando i ragazzi, desidero aiutarli ad interpretare gli eventi della loro vita in modo positivo, ascoltando se stessi, credendo nei propri mezzi ed accrescendo la propria autostima. Non voglio che i ragazzi diventino schiavi di quelli che sono i modelli di oggi: ognuno di noi è un essere unico ed irripetibile, con i propri pregi e risorse straordinarie, troppe volte date per scontate».
Nelle varie tappe previste, verranno organizzati appuntamenti serali aperti al pubblico, dove Andrea lancerà il suo messaggio di forza e di coraggio, tramite video, immagini e racconti personali.
Shanthi Kodituwakku
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