Sarà “Famosicchio” di e con Lelio Naccari, che alle 21 di oggi, darà il via a “Fuori Programma”: iniziativa del teatro in strada realizzata dall’assessorato alla Cultura e da “Antonello – assessore collettivo alle culture” del Comune di Messina.
E sarà proprio la città di Messina a far da palcoscenico e da platea. In questo caso, per essere più precisi, “Famosicchio” si svolgerà in piazza Immacolata di Marmo.
«La riappropriazione di spazi, pubblici e privati, – dichiara l’assessore alla Cultura, Federico Alagna, – è uno dei capisaldi della nostra azione di Governo. Tra questi spazi assumono per noi una grande importanza le strade, le piazze e tutti quei luoghi della nostra città che attraversiamo quotidianamente, ma senza viverli. L’ordinanza per l’esercizio dell’arte di strada è nata proprio da queste riflessioni».
E “Fuori Programma” è un modo creativo – o “artistico”, se vogliamo – per promuovere questa ordinanza che, lo ricordiamo, permette agli artisti di potersi esibire liberamente nelle strade e nelle piazze di Messina. Un modo quindi per da un lato sensibilizzare i cittadini a questo tipo di arte e dall’altro promuovere i talenti presenti sul territorio. «Gli attori – dice ancora Alagna – si metteranno in gioco e usciranno dai luoghi tradizionali del teatro, al fine di sensibilizzare la collettività in merito alle infinite opportunità offerte dai tanti palcoscenici naturali della nostra città».
Oltre a Famosicchio, il calendario di “Fuori Programma” prevede altri due spettacoli:
- Venerdì 29, alle 21, alla Passeggiata a mare, “Monologhi abusivi” di Paride Acacia e Sarah Lanza;
- Venerdì 6 ottobre, sempre alle 21, al belvedere di Cristo Re, “Sinistri in soffitta, sinistri sinistri” di e con Michele Falica.
“Fuori Programma”, frutto dell’intesa di più parti.
“Fuori Programma” nasce dall’intesa tra l’Amministrazione Comunale e gli attori che hanno deciso di aderire con grande disponibilità. Decisivo, naturalmente l’apporto di ‘Antonello – Assessore collettivo alle culture’, che di fatto debutta con questo primo progetto. «È bello poter partire dalle carte, in questo caso dall’ordinanza per l’esercizio dell’arte in strada, – aggiunge Alessandra Mammoliti, esperta per la promozione delle attività teatrali e la condivisione di spazi culturali, – ed arrivare a concretizzare le parole. Se le parole poi diventano teatro, secondo me, siamo sulla strada giusta».
Nel suo intervento Alessandra Mammoliti pone anche lei in evidenza la doppia missione di “Fuori Programma”. Se da una parte è necessario abituare i cittadini a vedere le strade che percorrono tutti i giorni come spazio dove produrre arte, è allo stesso modo importante valorizzare e promuovere il linguaggio artistico che nasce a Messina. «Abbiamo scelto il teatro come linguaggio artistico – conclude poi Alessandra Mammoliti – perché è la forma d’arte che non era stata considerata come arte di strada e anche noi volevamo metterci alla prova. Del resto, il teatro è azione, è spazio, è riflesso ed è vero. Come la strada».
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