Inizia oggi, 6 luglio, la 63° edizione di Taormina Film Fest, il festival del cinema che si protrarrà fino al 9 luglio. Ieri sera si è tenuta, invece, la serata inaugurale alle 21 con un evento al Monte di Pietà a Messina: protagonista della serata di il film “Peggio per me” di Riccardo Camilli.
Un’edizione “di transizione” quella di quest’anno che vede un netto cambiamento rispetto a quelle degli anni passati. Niente star internazionali o sfilate sul red carpet, infatti, per un Taormina Film Festival che ha visto escludere – da un intervento del Tar – Videobank e Agnus Dei, realtà che avevano partecipato al bando per il Festival e se ne contendevano l’organizzazione.
L’organizzazione è, invece, stata affidata alla neonata fondazione Taormina Arte ed è stato realizzato grazie al cofinanziamento di vari progetti atti a valorizzare le regioni del Sud e di realtà pronte a investire nel proprio territorio.
Un Taormina Film Festival un po’ diverso da quelli del passato e, anche se dimezzato nei tempi e – forse – nel glamour, non di inferiore valore culturale. Molto ampia e variegata la lista degli incontri e delle iniziative organizzate in questa 4 giorni nella quale si alterneranno proiezioni cinematografiche, momenti di confronto culturale e convegni destinati agli amanti del mondo del cinema
Programma della prima giornata
- Alle 16 al Palazzo dei Congressi con la proiezione di Handy –La rivolta delle mani siciliane (ITA, 2017 – 80’) di Vincenzo Cosentino con Franco Nero. Handy è una storia d’amore che commuove, la morale, i buoni sentimenti, il vento fresco in faccia di chi ama viaggiare controcorrente, la voglia costante di mettersi in gioco, di rialzarsi e superare a testa alta le difficoltà, l’originalità di una genialità che fa sorridere, lo spirito d’avventura del marinaio, la forza di dedizione del contadino, le braccia di una mamma che culla il suo bambino.
- A seguire, alle 18, Mario soffia sulla cenere (ITA, 2017 – 100’) di Alberto Castiglione, con Aurora Quattrocchi, Alessandro Schiavo, Simona Malato. Prima assoluta. I fatti narrati nel film si collocano tra gli anni ’80 e oggi in un paese dell’entroterra di Sicilia. All’interno di quest’arco temporale, si racconta la vita di una famiglia e del suo rapporto con la terra che è lavoro, fonte di sussistenza e di vita. Questo rapporto, forte e pieno di contrasti, duro e passionale, emerge attraverso l’esperienza di vita di un bambino -Mario, e poi attraverso i suoi ricordi e i conflitti interiori di uomo adulto la cui vita si svolge in città, a Palermo.
- Alle 20.30,sempre un’anteprima italiana Rodin (FRA, 2017 – 119’) di Jacques Doillon, con Vincent Lindon, Izia Higelin, Séverine Caneele, versione originale con sottotili in inglese. Un film drammatico, pensato come un documentario sulla vita e l’opera del famoso artista francese, icona dell’arte mondiale.
- Chiude l’intensa giornata al palazzo dei Congressi Becoming Cary Grant (USA/FRA, 2017 – 80’) di Mark Kidel, con Cary Grant, Judy Balaban, versione inglese con sottotitoli italiani. Un documentario dove vengono esplorati i traumi, le ansie, il lato oscuro e segreto della grande icona hollywoodiana.
- Nella rinnovata sala del Cinema Olimpia apertura alle 16, con la prima proiezione Omaggio a Isabella Ragonese, Sole Cuore Amore (ITA, 2016 – 113’) di Daniele Vicari, con Isabella Ragonese, Eva Grieco, Francesco Montanari.
- A seguire in anteprima italiana Macbeth (ITA, 2017 – 50’) di Daniele Campea, con Susanna Costaglione, Franco Mannella, Irida Gjergji Mero, Claudio di Scanno. Novità assoluta per quanto riguarda il Macbeth di Campea, con la scelta di una donna nel ruolo principale, interpretata per l’occasione dall’attrice Susanna Costaglione. Il Macbeth “femminile” non è però l’unica peculiarità che contraddistingue l’opera di Campea: ambientazione, scenografie e costumi scelti per l’occasione risultano originali e con commistioni tra vari generi ed elementi anche molto distanti tra loro (“classico” e“moderno” dialogano infatti tra loro tra i vari elementi del film).
- Alle 20.30 La battaglia di Capo Bon (ITA, 2017 – 27’) di Ruben Monterosso e Federico Savonitto in anteprima italiana. Documentario verità sullo scontro navale che si compì al largo di capo Bon in Tunisia la notte fra il 12 e 13 dicembre del 1941 tra una formazione di due incrociatori leggeri italiani scortati dalla torpediniera Cigno e una flottiglia di cacciatorpediniere britannici.
- A seguire Alamar (MESS/ITA – 73’) di Pedro Gonzales Rubio, con Jorde Machado e Roberta Palombini, versione spagnola con sottotitoli in italiano. Natan Machado Palombini è un uomo anziano ed esercita la pesca con metodi antichi nel Banco Chinchorro, un’estesa barriera corallina nei mari del Messico. Un giorno suo figlio Jorge lo raggiunge con il nipotino, Natan, nella sua piccola palafitta. Natan ha cinque anni e vive a Roma con la mamma, Roberta. Prima che il piccolo inizi ad andare a scuola, Jorge vuole fargli conoscere il suo mondo. Giunti a Banco Chinchorro, Natan e Jorge accompagnano ogni giorno il nonno a pescare. Natan scopre una profonda connessione con la natura, imparando a perlustrare l’affascinante mondo che si cela sotto la superficie marina.
- Conclude la programmazione del Cinema Olimpia un altro omaggio alla Ragonese Il padre d’Italia (ITA, 2017 – 93’) di Fabio Mollo, con Isabella Ragonese e Luca Marinelli.
Per la sezione I fogli del cinema tutti i pomeriggi nella splendida terrazza del palazzo dei Congressi, alle 18.30, a cura di Milena Romeo, presentazioni di libri. Si inizia con il volume Il set delle meraviglie. I film celebri girati in Sicilia(L’informazione, 2016) di Luciano Mirone.
Queste le realtà e gli enti che hanno cofinanziato e supportato il Taormina Film Festival 2017: Sensi Contemporanei, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Assessorato Regionale al Turismo Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, le città di Taormina e di Messina e della Città Metropolitana di Messina ed inoltre del supporto dell’Anec, dell’Agis, del Comitato di Coordinamento dei Festival Siciliani, delle Università di Messina e Catania, del Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina, del Cral, della Città Metropolitana di Messina, della Fondazione Albatros, dell’IISS Salvatore Pugliatti di Taormina e della Fondazione Fiumara d’Arte.
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dopo l’inutile passerella del Monte di Pieta…