A 46 anni dalla scoperta, Messina si riappropria di un tesoro nascosto: una tomba del IV° secolo A.C.

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Messina ha un monumento in più. Scoperta nel 1971 dall’esperto d’arte Franz Riccobono, una tomba a camera risalente al periodo tra il IV° e il II°
secolo a.C. oggi è stata restituita alla città. La tomba si trova in via Cesare Battisti, nell’antico quartiere Avignone, ai piedi della scalinata che conduce alla caserma Zuccarello. Il restauro del monumento è costato quattromila euro.

In quella stessa area, che per decenni è stata adibita a ben altro, c’è – a detta degli esperti – nascosta sotto l’asfalto battuto ogni giorno da veicoli in transito, una vasta necropoli, risalente al periodo tra il V° secolo avanti Cristo e il IV° dopo Cristo.

Lo scorso ottobre, grazie al sopralluogo effettuato dal presidente della commissione cultura del Comune, Piero Adamo, è stata presa la decisione di riportare alla luce l’importante sito archeologico, sbarrato da un cancello in ferro, ma colmo di cassette di legno, contenenti reperti archeologici e vari attrezzi da lavoro. Con il supporto della soprintendenza ai Beni, Adamo ha avviato il progetto di recupero e valorizzazione di quel ‘tesoro’ ignorato per secoli. Al recupero hanno partecipato ben 56 volontari.

Gli autori del ‘miracolo’

Piero Adamo, Emanuele Annuario, Luca Biviano, Ivan Bombaci, Sara Bonanno, Noemi Bonasera, Giovanni Bonfiglio, Debora Buda, Giorgia Cafeo, Liana Cannata, Eugenio Caratozzolo, Andrea Carbone, Dario Carbone, Greta Crespo, Ferdinando Croce, Francesco Crocé, Carmelo De Leo, Daniele De Vincenzo, Antonino Dini, Armando Falliti, Andrea Fiore, Piero Gatto, Marzio Giacobbe, Donata Giglio, Nadia Giuffré, Dario Giuffrida, Graziano Giuffrida, Marco Grassi, Michela Magazzù, Maria Maggio, Nino Maisano, Emanuele Micalizzi, Marco Miano, Gaetano Molino, Santino Morabito, Mariano Morganti, Giada Oliveri, Claudio Paladino, Felice Panebianco, Alessio Pettinato, Salvatore Pintaudi, Alessia Pistone, Franz Riccobono, Ciccio Rizzo, Michele Rodi, Samuele Ruggeri, Andrea Salvo, Andrea Sottile, Francesco Tamburello, Giacomo Tomasello, Alessio Toscano Raffa, Daniele Travisano, Marina Trimarchi, Daniela Ursino, Marta Venuti, Maria Luisa Zangla.

Il presidente della commissione Cultura, oggi nel corso della cerimonia di ‘restituzione alla città , orgoglioso, ha detto: “E’ un sito archeologico di valore e prestigio nazionale.”

Alla cerimonia, tra gli altri, era presente anche l’assessore regionale Carlo Vermiglio. per partecipare a una festa per la città che si riappropria di uno dei suoi beni. C’era anche la banda della brigata Aosta e il rettore della Basilica di S. Antonio, padre Mario Magro. Lui, Adamo, Riccobono, tutti i componenti già citati, delle associazioni Vento dello Stretto, Lions, Atreju, Vento dello Stretto e Fare Verde, si sono spesi per ridare luce alla tomba a camera risalente al periodo tra il IV° e il II° secolo a.C.

(foto  di Francesco Tamburello)

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