Il clima di tensione che si respira a Palazzo Zanca ha generato una situazione di stallo che nuoce agli interessi dei cittadini. Ad affermarlo in una nota è il segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni. “Nella fase precedente e in quella successiva al voto in Consiglio comunale sulla sfiducia al sindaco Accorinti – dichiara – si è creato un clima di forti tensioni che non servono né alla politica né agli interessi dei messinesi.
La prova di tale drammatica situazione si è resa palese sull’affidamento del servizio rifiuti alla nuova società Messina servizi bene comune. Se entro il 30 giugno non vi sarà tale affidamento vista la scadenza della proroga a Messinambiente, i 600 dipendenti circa del servizio rifiuti e la città peraltro in prossimità dell’inizio dell’estate vivranno un’emergenza occupazionale e igienico-sanitaria senza precedenti.
L’ingiustificata e grave assenza della maggioranza dei consiglieri comunali, per ben cinque volte, che ha fatto saltare le sedute del civico consesso – prosegue Mastroeni- rappresenta il clima di paralisi amministrativa che rischia di bloccare la città. Tale gravissima situazione va immediatamente sbloccata evitando che la legittima esasperazione dei lavoratori possa sfociare in forme di lotta più esasperate.
La Cgil ritiene come, nel rispetto delle regole democratiche scaturite dal voto negativo del Consiglio sulla sfiducia ad Accorinti, la stessa Amministrazione abbia il diritto dovere di portare a compimento il proprio programma e il Consiglio comunale di svolgere il proprio ruolo di indirizzo e di controllo su tutti gli atti amministrativi. All’interno di tale posizione, il sindacato incalzerà in modo deciso l’Amministrazione comunale sulle tante e importantissime tematiche oggi aperte nel territorio cittadino.
A partire dalla predisposizione e approvazione immediata in Giunta, dopo tanti ritardi, del Bilancio del Comune, con le pesanti ricadute che lo stesso ha soprattutto sul funzionamento del settore dei servizi in generale che occupa in città tantissimi lavoratori, con in testa quello della refezione scolastica interrotto da oltre un anno. Senza dimenticare la riorganizzazione delle società partecipate quali l’Atm ma anche e soprattutto la riorganizzazione dell’Amam. Laddove si rende necessario un intervento straordinario, sia per ciò che attiene i lavori sull’intera rete idrica ma anche sulla definizione della relativa pianta organica in vista della scadenza del 31 di agosto 2017 per l’assunzione definitiva dei lavoratori ex Cea.
A tali emergenze cittadine si aggiunge il gap infrastrutturale che l’ultimo Documento Economico Finanziario del Governo nazionale ha ulteriormente aggravato con il taglio delle risorse per l’alta velocità e l’infrastrutturazione moderna ed efficiente della Sicilia e della Calabria. La città di Messina vive una crisi economica sociale senza precedenti e manca un progetto complessivo di sviluppo”.
Il segretario generale Giovanni Mastroeni ribadisce “come si rende necessario e non più rinviabile l’avvio di una fase di concertazione e progettualità che metta attorno allo stesso tavolo le istituzioni, le forze parlamentari nazionali e regionali, le organizzazioni sindacali, datoriali e professionali, l’Università e tutte i soggetti presenti nella nostra città che possano costruire ipotesi future di crescita del nostro territorio”. “Siamo alla viglia – evidenzia – di una lunghissima fase elettorale dove saranno rinnovati il parlamento siciliano, il parlamento nazionale e il governo della città di Messina. La Cgil, nel ribadire la propria autonomia dai partiti, è fortemente interessata all’avvio della fase prima indicata affinché i contenuti e i programmi possano essere centrali nelle prossime scadenze elettorali, affinché il dibattito si concentri sugli interessi e i bisogni reali dei cittadini e non su equilibri e spartizioni di potere. La Cgil unitamente alla Cisl e alla Uil nel tempo ha sviluppato e svilupperà in futuro il proprio ruolo di presenza, di denuncia e di pressione sulle istituzioni in rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro, dei pensionati e dei giovani”.
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