E’ stata eletta questa mattina, dall’Assemblea generale, la nuova segreteria confederale della Cgil di Messina. Al fianco del segretario generale, Giovanni Mastroeni, ci saranno Clara Crocè e Carmelo Garufi, già segretari generali della Fp e Filcams e con un lungo percorso sindacale.
Crocè dal 2009 è segretaria generale della Fp Cgil Messina e dallo scorso 18 febbraio anche componente della segreteria regionale della Fp. “Un incarico che rafforza ulteriormente l’impegno nel territorio e l’azione di tutela dei lavoratori che prosegue e cresce”, ha dichiarato.
Garufi, segretario generale della Filcams Messina dal 2009, con una lunga attività nel settore dei servizi, del turismo, del commercio, nella categoria che ha portato avanti diverse battaglie nel territorio impegnata nelle vertenze che coinvolgono un consistente numero di lavoratori. Affiancheranno il segretario generale Mastroeni nelle azioni che la Cgil svilupperà nell’intera area metropolitana a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo.
“I lavori – si legge nel comunicato del sindacato – dell’Assemblea hanno proseguito la discussione su temi economici e sociali del territorio. Mastroeni ha rilanciato la forte rivendicazione sulle questioni legate ai trasporti, per realizzare con immediatezza le opere ferroviarie e portuali e contrastare una condizione di marginalità. Al centro dell’iniziativa della Cgil la richiesta di velocizzare l’impiego delle risorse previste nei patti per lo sviluppo con l’avvio degli interventi e l’apertura dei cantieri, la battaglia contro il precariato”.
“Ai lavori odierni presente il segretario generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro che si è soffermato sulla mobilitazione della Cgil in corso contro la reintroduzione di voucher, sul rischio che il Parlamento possa approvare emendamenti che prefigurerebbero una nuova normativa su lavoro occasionale peggiorativa di quella precedente. Pagliaro ha sottolineato come la crescita dei voucher in Sicilia di circa un milione l’anno ha segnalato non la validità dello strumento ma un inaccettabile abbassamento della soglia della civiltà nel lavoro, sempre più povero e precario. La Cgil è pronta ad attuare nuove iniziative per la dignità del lavoro, contro forme precarie che non danno stabilità e prospettive”.
(164)