La visita di questa mattina del ministro per la Coesione Territoriale, Claudio De Vincenti, servita a fare il punto sull’iter dei progetti finanziati dal Masterplan, ha lasciato l’amaro in bocca alle sigle sindacali cittadine. I rappresentanti dei lavoratori, infatti, non hanno partecipato all’incontro che il rappresentante del governo ha tenuto a Palazzo dei Leoni con il sindaco Renato Accorinti, il Commissario Filippo Romano; il Presidente del Comitato d’indirizzo e controllo, Riccardo Monaco e i rappresentanza dell’Agenzia per la Coesione, Luciano Russo e Patrizia Abballe.
Cgil, Cisl e Uil, non sono state invitate al tavolo tecnico, nonostante all’ordine del giorno ci fossero tematiche fondamentali per lo sviluppo del territorio messinese. “Ci saremmo aspettati – spiegano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Giovanni Mastroeni, Tonino Genovese e Ivan Tripodi – che anche i sindacati fossero stato invitati all’incontro con il ministro De Vincenti per l’approfondimento sul Patto di Messina. E’ stata un’occasione perduta, per i lavoratori e quindi per la città, un declino del sistema produttivo del territorio e l’impoverimento del capitale umano dovuto alla continua emigrazione di giovani”.
“Il Patto per lo Sviluppo – sostengono Mastroeni, Genovese e Tripodi – dovrebbe dare una speranza di ripresa economica a una comunità in ginocchio, ma ci vuole la partecipazione di tutti. Se, come sembra, si sta procedendo a una rimodulazione dei progetti nel numero e nella tipologia, è indispensabile un confronto immediato che coinvolga tutte le parti attive sul territorio, i sindacati rappresentativi dei lavoratori in primis, perché la rimodulazione del Patto alla luce dei progetti cantierabili e delle risorse disponibili testimonia come, senza alcun confronto e concertazione, la città di Messina sia arrivata impreparata, senza un progetto vero di sviluppo ma con tanti progetti rastrellati qua e là per completare la lista della spesa”.
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