Oggi è il giorno della verità per il Taormina film Festival. Sono state aperte stamattina, nella sede del Comitato Taormina Arte, le buste con le offerte per l’organizzazione e le gestione della 63esima edizione della rassegna. Poi si riunirà la commissione, indicata dallo stesso comitato e dalla Regione siciliana.
Saranno il giornalista e critico cinematografico, Franco Cicero; l’assessore regionale al Turismo Antony Barbagallo e Ninni Bruschetta, indicato dal sindaco Renato Accorinti, a decidere le sorti della kermesse, che mai come quest’anno è stata al centro di polemiche, legate alla passata gestione, affidata negli ultimi cinque anni alla “Agnus Dei” di Tiziana Rocca.
Ed è proprio l’azienda legata alla nota Pr romana d’adozione, una delle partecipanti al bando, nonostante la pioggia di critiche sulla sua gestione, da molti ritenuta “disinvolta” , dei finanziamenti pubblici.
In tutto sono quattro ad aver presentato le proposte per l’organizzazione del Festival. Oltre alla Agnus dei, c’è la Videobank di Catania, la “Dea film” di Roma, legata al messinese direttore artistico e ideatore di Marefestival Salina, Massimiliano Cavaleri, e la “Odeon” France di Firenze.
Il polverone che si è alzato attorno all’organizzazione della rassegna, e che ha coinvolto anche la politica, sia a livello locale che regionale, è nato dall’interrogazione di un consigliere del Comune di Taormina, Eugenio Raneri, che ha sollevato la questione dell’affidamento esclusivo della manifestazione alla Rocca, a partire dal 2012. Niente bando pubblico insomma, per una rassegna che, invece, ha usufruito di fondi pubblici per oltre 350mila euro, solo negli ultimi due anni di gestione Rocca.
Da qui la storia prende un’altra piega e gli interventi politici si susseguono. Da Messina, fa sentire la sua voce il consigliere comunale Piero Adamo, che interroga il Sindaco per chiedere chiarezza sul futuro del Festival e sul ruolo della città dello Stretto nell’ambito della Kermesse, finora messa all’angolo, mortificata una “mezza” serata d’apertura, giusto per dare il “contentino” ai messinesi, mentre tutto il resto si è sempre svolto a Taormina. Anche a livello regionale, il capogruppo all’Ars di Sicilia Democratica, Giambattista Coltraro, interviene per chiedere trasparenza e obiettività nell’affidamento della gestione del Tao Film Festival.
Poi la svolta. Scaduta la convenzione con la “Agnus dei”, si decide di non rinnovare. Finalmente viene fuori il bando e si riparte da zero.Fino ad oggi. Con l’apertura delle buste e la speranza che tutto si svolga nella massima trasparenza e che veramente vinca il migliore. Secondo quanto trapela da indiscrezioni, l’esito non sarebbe poi cosi’ scontato.
Il Taormina Film Festival, come ogni anno, si svolgerà a giugno, il tempo a disposizione è davvero poco per organizzare una manifestazione internazionale, ed è evidente che la Rocca, che per 5 anni non ha avuto rivali, ha più frecce al suo arco. Sarebbe facile prevedere una sua riconferma, per l’esperienza consolidata nella gestione del Festival, ma a quanto pare, la partita è ancora aperta.
Intanto la commissione, ha sospeso e rinviato i propri lavori al 7 febbraio, nell’attesa di un parere legale indispensabile per la prosecuzione dell’esame dei dossier di candidatura.
Marika Micalizzi
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