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A18, Cas ribadisce: “Lavori riguarderanno anche il tratto Messina – Taormina”

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In vista del G7 l’autostrada Messina – Catania subirà importanti interventi di riqualificazione e messa in sicurezza. Ci sono 10 milioni di euro a disposizione per dotare l’arteria di una nuova pavimentazione e di un nuovo impianto di segnaletica con il rifacimento delle indicazioni orizzontali e verticali. Previsti, inoltre, interventi allo svincolo di Taormina, tra i più utilizzati durante l’importante riunione politica, e la riqualificazione delle gallerie. Il tutto dovrebbe concludersi entro il mese di aprile.

Tuttavia, nei giorni scorsi il presidente del Consiglio comunale di Taormina, Antonio D’Aveni, ha annunciato di voler presentare una mozione per evidenziare le attuali condizioni di sicurezza dell’A18, sottolineando, inoltre, che i lavori previsti per il G7 riguarderanno solo il tratto Taormina – Catania. In sostanza, l’autostrada verrebbe riqualificata a metà, con la parte che attraversa la provincia messinese destinato a rimanere in abbandono.

Il direttore generale del Cas, Salvatore Pirrone, ha però confermato quanto detto al nostro giornale dieci giorni fa: i lavori riguarderanno l’intera arteria e saranno coperti in parte con i fondi già messi in bilancio dal Consorzio.

Intanto, il capogruppo all’Ars di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, presenterà un’interrogazione parlamentare per conoscere i motivi della perdurante mancata manutenzione e soprattutto i tempi di ripristino di quella che, “con distrazione della lingua italiana, ci si ostina a chiamare ancora autostrada”.

“Affrontare i 76 chilometri che separano la città dello Stretto dal capoluogo etneo – precisa Picciolo – rappresenta realmente una sfida al proprio destino e immaginiamo con quale animo i cittadini/utenti, prima di intraprendere l’omerico viaggio, salutino i propri familiari ben sapendo che sulla Messina-Catania può accadere di tutto. Si tratta di una gimcana autorizzata, fatta di improvvise deviazioni e di salto dei fossi, che in alcuni tratti ricorda più le trincee di guerra o i valloni dolomitici che richiederebbero, per la corretta percorrenza, di automezzi attrezzati per il fuoristrada. A tutto questo – conclude il deputato regionale – non vogliamo abituarci aspettando a breve il “miracolo Anas” e risulta perfino offensivo pensare che “forse” al tangibile disastro verrà posto fine grazie al G7 prossimo venturo. Noi non ci rassegniamo all’evidente improvvisazione – ha concluso Picciolo – e chiediamo che, ancor prima dell’arrivo dei potenti della terra, si ridia la dignità perduta a tutta una tratta autostradale che, peraltro, dovrebbe servire a collegare Messina con l’unico aeroporto concesso alla nostra provincia, perché è fin troppo chiaro che in queste condizioni non solo l’isolamento della nostra terrà diventerà insopportabile ma anche la semplice idea di “intraprendere” per creare ricchezza diverrà una sfida al buon senso ed alla voglia comunque di rialzare la testa”.

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