La questione sfiducia entra nel vivo. Con l’inaspettata firma del capogruppo Pd Antonella Russo, ieri si è raggiunta quota 16 e la mozione entro un mese dovrà essere esaminata dal Consiglio comunale. Com’è ormai noto, se la sfiducia dovesse essere approvata da 27 consiglieri, la Giunta e lo stesso Consiglio andrebbero a casa e la città si preparerebbe alle elezioni di giugno.
Intanto, il “traguardo” delle 16 firme è commentato positivamente da Mario Rizzo e Daniela Faranda, rispettivamente capogruppo di Centristi per la Sicilia e Ncd, ovvero i due gruppi promotori della mozione depositata lo scorso luglio.
“Alla fine il buon senso ha prevalso su tutto – precisano – . Come promotori della mozione di sfiducia al sindaco di Messina, Renato Accorinti, siamo soddisfatti per la possibilità che questa possa essere discussa in Consiglio comunale. Ringraziamo i colleghi che, al di là delle appartenenze politiche, hanno sottoscritto il nostro documento – continuano – condividendo lo spirito e le motivazioni che ci hanno portato a depositare a luglio la mozione di sfiducia, dimostrando serietà e senso di responsabilità verso la città. Da oggi- concludono Rizzo e Faranda – seguiremo passo dopo passo l’iter che ne consentirà l’approdo in aula, permettendo cosi al Consiglio di esprimersi in modo inequivocabile”.
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