La sabbia è andata via, ma inspiegabilmente il porto di Tremestieri non lavora a pieno regime. Lo scorso 1 dicembre si sono concluse le operazioni di dragaggio che hanno permesso di ripristinare la piena funzionalità dell’approdo, da sempre esposto a mareggiate e insabbiamenti. Il servizio però è ripartito a rilento e le vie del centro cittadino hanno continuato ad ospitare il transito dei mezzi pesanti diretti agli imbarcaderi.
Numeri alla mano, l’assessore alle Politiche del Mare Sebastiano Pino ha deciso di far luce sulla vicenda, inoltrando una lettera a Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, Caronte & Tourist e Comando della Polizia Municipale.
Pino ha monitorato il traffico nel porto di Tremestieri della scorsa settimana, registrando un numero di corse ai minimi storici senza un apparente motivo. Secondo l’analisi, Caronte & Tourist ha effettuato una media di 18 traversate contro le 21 di Bluferries e le 12 di Meridiano. A pieno regime, invece, il numero di corse tocca quota 70. In particolare, nel periodo compreso tra il 5 e il 10 dicembre solo in un’occasione le corse sono state superiori a 50.
All’appello mancano, dunque, 20 corse giornaliere evidentemente dirottate tra il porto storico e gli approdi privati di viale della Libertà. “Ciò – denuncia Pino – ha comportato un inaccettabile aumento del numero di tir che attraversano la città con una crescita dei rischi per la sicurezza e la salute dei messinesi, a cui si aggiungono i disagi per la viabilità”. L’assessore si rivolge al Comando di Polizia Municipale affinché aumentino i controlli per sanzionare chi non rispetta l’ordinanza sindacale. A tal proposito Pino sottolinea come “la riduzione del numero di corse da Tremestieri non possa essere considerata come una valida motivazione per il rilascio di deroghe per il transito dei tir in città”.
Sebastiano Pino invita in particolare Caronte & Tourist a “ripristinare il numero di corse precedentemente effettuate e necessarie a garantire il totale traghettamento degli automezzi pesanti da Tremestieri”. A riguardo, Pino chiede alla Capitaneria di Porto di verificare se l’utilizzo quasi esclusivo della rada S.Francesco possa costituire violazione del Regolamento del Codice di Navigazione. Gli approdi privati, infatti, possono essere utilizzati per il traghettamento dei mezzi pesanti solo in caso di impossibilità a servirsi del porto di Tremestieri.
Andrea Castorina
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