Un portale online che aiuta i ragazzi siciliani a trovare la propria strada nel mondo del lavoro, attraverso un motore di ricerca che analizza le capacità degli utenti e li connette con le richieste delle aziende, tramite schede sulle imprese e sulle professioni più richieste dal mercato, e con career days virtuali nei quali i giovani incontreranno professionisti di tutta Italia.Si chiama Risorse di Sicilia (www.risorsedisicilia.it) ed è un sito creato dall’associazione Lavoratorio e dalla società Emblema. L’idea l’hanno avuta quattro ragazzi di Palermo, tutti neo laureati under 30, vincitori di una delle borse finanziate dal Miur nell’ambito del progetto Smart Cities and Communities and Social Innovation.
Sono Silvia Amato, presidente dell’associazione Lavoratorio, studentessa di Giurisprudenza di 25 anni, Alessandra Cocuzza, psicologa del lavoro di 30 anni, che si occupa della progettazione e realizzazione dei contenuti scientifici connessi all’attività dell’associazione, Francesco De Bernardis, anche lui 30enne, ingegnere gestionale esperto di new media, che cura la comunicazione online e le attività sui social network, ed Elisabetta Li Voti, 24enne laureata in Scienze della Comunicazione e business accout manager dell’associazione, è lei il punto di riferimento per i contatti con il mondo aziendale.
«Siamo partiti da un dato di fatto – racconta Silvia Amato – in Sicilia non è facile trovare lavoro ma, a fronte di tassi di disoccupazione altissimi, ci sono aziende che non riescono a rintracciare sul mercato i profili che cercano. E questo perché manca un canale unitario che leghi domanda e offerta. Non solo, la maggior parte delle volte l’orientamento professionale viene offerto solo a studenti universitari, soggetti che ormai hanno intrapreso una determinata strada verso il mondo del lavoro. L’orientamento che abbiamo in mente, invece, è un percorso unitario che inizia dagli ultimi anni di scuola superiore e accompagna i ragazzi verso la laurea o al lavoro che fa per loro. Non abbiamo l’illusione di risolvere il problema della disoccupazione, ma può essere una soluzione innovativa e al passo con gli strumenti usati nel resto del mondo».
Il progetto Risorse di Sicilia si articola su più punti. C’è, intanto, un motore di ricerca delle professioni, a cui l’utente può accedere ed essere aiutato nella ricerca di una posizione lavorativa che più si avvicina ai propri studi e competenze. Ci sono anche più di 300 schede di ogni professione, dove viene illustrato il mestiere, quale può essere il percorso di studi per arrivarci e quali sono le caratteristiche necessarie per ricoprire quel ruolo.Per ogni professione c’è una scala che indica le probabilità di trovare lavoro in quel settore. Oltre alle schede delle professioni ci sono quelle delle singole aziende che fanno parte del network, dove queste comunicheranno i propri bisogni occupazionali. Sono previsti, inoltre, seminari su modello delle web tv e career days, fiere virtuali dove i ragazzi incontreranno in video conferenza i professionisti di tutta Italia per colloqui di lavoro.
«È una sfida innovativa – spiega Tommaso Aiello, imprenditore palermitano alla guida di Emblema, la società con sede a Bologna che coordina il progetto Risorse di Sicilia – la maggior parte dei giovani siciliani conosce solo le professioni standard, ignorandone altre meno conosciute ma molto richieste dal mondo dell’impresa. E Il web può essere molto utile in questo».
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