Il popolo del No ha iniziato a riunirsi presto, già intorno alle 16,20, vale a dire circa due ora dopo l’arrivo di Matteo Renzi alla sede centrale dell’Università. Partiti politici, come Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle, ma soprattutto il Comitato per il No in vista del prossimo referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. “Vergogna”, “Renzi vattene” e “La Costituzione non si tocca”, ecco gli slogan più utilizzati dal centinaio di manifestanti, che sono rimasti dietro la transenna proprio davanti l’entrata principale dell’Università.
Oltre alle bandiere e agli striscioni dei partiti e dei movimenti che hanno partecipato, spiccavano anche una bandiera della Pace ed una di Ernesto Che Guevara, mentre tra un articolo della Costituzione e l’altro si canta Bella Ciao. A dire il vero, i fischi del popolo del No, Matteo Renzi li ha evitati passando dall’ingresso secondario.
Un po’ meno fortunati il Governatore Rosario Crocetta, “scortato” dall’onorevole Giuseppe Picciolo e dall’Assessore all’Ambiente Maurizio Croce, e il commissario del Partito Democratico Ernesto Carbone.
Tra gli organizzatori della manifestazione, anche il consigliere comunale Maurizio Rella, “armato” di megafono e maglietta con un No chiaro ed inequivocabile: “Oggi pomeriggio ho preferito restare fuori a manifestare in difesa della Costituzione – ha dichiarato -il 4 dicembre voteremo No per impedire a Renzi di diventare il nuovo dittatore di questo paese. Vuole ridurre al minimo gli spazi di democrazia di questo paese. La Costituzione può essere revisionata ma non stravolta, quarantasette articoli saranno stravolti, non stiamo vedendo una campagna referendaria equa, il Premier è andato addirittura negli Stati Uniti per farsi sostenere da Obama, questo non è accettabile”.
Rella critica la scelta della location della firma: “Questa è una vera e propria mancanza di rispetto verso l’amministrazione comunale, ancora una volta il Governo Nazionale ha mostrato di essere sordo davanti alle necessità della nostra città. Questa amministrazione rappresenta una bella novità per Messina, che è stata da sempre chiusa da cappe poco chiare”.
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Effettivamente è’ una bella novità’, cons. Rella !! Fuori le cappe?? Ne è’ proprio sicuro? L’ unica novità’ sono le galline a Piazza Cairoli e lo smisurato senso civico dei cittadini che questa amministrazione ha scatenato con l’ attenzione all’ ambiente, al decoro ed alla dignità’ di una Città’ bellissima.
La necessità della città era (ed è) quella di fare qualche fischio, insultare l’ultimo che arriva, protestare a prescindere. La prossima volta chiediamo la gogna.
La città di Messina di accontenta veramente con poco. (una cinquantina di trastullatori).