Il ricorso al Tar è sulla scrivania dell’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, pronto per essere spedito se dalla Regione non arriveranno risposte positive sull’aumento del tetto massimo di conferimento in discarica dei rifiuti, ridotto drasticamente dall’ultima ordinanza Crocetta. in realtà da Palermo di risposte non ne sono proprio arrivate. Silenzio, indifferenza. E Ialacqua non ci sta e dopo quella spedita ieri, anche oggi ha sollecitato il Governatore con un’altra lettera, in cui specifica chiaramente che a Messina non bastano 251,6 tonnellate al giorno, ma la produzione media di spazzatura in città si attesta intorno alle 300 tonnellate, quindi bisogna rivedere il provvedimento. In base al quantitativo di rifiuti già raccolto in questa settimana e tenendo conto del limite imposto dall’ordinanza, oggi è l’ultimo giorno utile per la raccolta e il conseguente conferimento in discarica. Considerato inoltre il divieto di buttare la spazzatura di sabato, che eviterà un maggiore accumulo di spazzatura, da dopodomani saremo nei guai. Non si potrà più scaricare. I rifiuti in eccesso non verranno raccolti e per Messina sarà di nuovo emergenza con tutti i rischi di ordine igienico sanitario che ne conseguiranno. A questo punto il ricorso al Tribunale amministrativo si profila come la strada più vicina da percorrere. “E’ tutto pronto – ha detto l’assessore Ialacqua da noi sentito in proposito – abbiamo già dato mandato ai nostri legali per intraprendere il procedimento. Se non arriveranno risposte da Crocetta inizierà la battaglia contro un’ordinanza ingiusta che penalizza Messina”. Restando in tema, Ialacqua si pronuncia anche in merito al nuovo piano illustrato ieri Giunta regionale sulla creazione di quelli che a Crocetta non piace chiamare termovalorizzatori, ma valorizzatori di rifiuti, in quanto, a suo dire, con l’ausilio di nuove tecnologie l’impatto ambientale sarebbe pari allo zero. La loro distribuzione potrebbe essere per 200 tonnellate nelle città metropolitane di Catania e Palermo, con la realizzazione di due impianti, e, le restanti 300 nel resto della Sicilia, grazie alla costruzione di cinque impianti più piccoli da 60 tonnellate. A Messina sarebbero dunque previsti impianti di minori dimensioni, ma Ialacqua è deciso:”Non abbiamo ancora avuto nessuna notizia ufficiale sulla questione, ma posso già affermare con certezza che diremo no agli inceneritori e a tutte le soluzioni che non garantiscano il rispetto dell’ambiente”.
Marika Micalizzi
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