Le organizzazioni sindacali Snals Confsal, firmatarie del contratto collettivo nazionale di categoria, unitamente all’Ugl di Messina, hanno comunicato, attraverso una nota, inviata all’indirizzo del Presidente della Regione Crocetta, dell’assessore regionale del lavoro, Gianluca Micciché, e al Dirigente Regionale del Lavoro, dottoressa Maria Antonietta Bullara, il problema delle numerose denunce ricevute circa i mancati pagamenti delle retribuzioni dei propri iscritti, lavoratori della formazione professionale, che hanno lavorato nel programma Garanzia Giovani – Misura 2A Interventi Formativi dell’anno 2015/2016. Questo, quanto riportato:
“Le organizzazioni sindacali hanno contattato gli enti di formazione, i quali sostengono di non essere stati pagati a loro volta. È risultato anche che molti corsi realizzati, sulla Misura 2A “Interventi Formativi” del programma “Garanzia Giovani”, non sarebbero stati mai decretati e neanche, quindi, pagati dall’Amministrazione Regionale.
Tali corsi tuttavia non solo risulterebbero autorizzati dai competenti CPI ma anche monitorati, ispezionati e rendicontati con il riconoscimento finale della spesa complessiva, come giustificato da disposizioni vigenti.
Ulteriori informazioni assunte per le vie brevi farebbero risalire il problema a difetti di comunicazione interni alla burocrazia regionale alla quale dunque tocca, di concerto con la parte politica in indirizzo, porre tempestivo rimedio.
Va da sé che, pur essendo tutto evidente come sussista un obbligo al pagamento a carico della Regione Siciliana, questa tardi nell’erogazione dei rimborsi creando, tra l’altro, disparità di trattamento né comprensibili né giustificabili. In particolare le segnalazioni afferiscono ai corsi della Provincia di Messina (eccezion fatta per i corsi svolti nella città di Messina) sebbene non manchino casi in altre provincie.
Tale comportamento è palesemente illegittimo e sta nuocendo a parecchie famiglie di lavoratori oltre che alla credibilità degli enti alla vigilia di una “nuova stagione” formativa annunciata con l’avviso n. 8.
Le organizzazione sindacali chiedono immediata risposta scritta ed il tempestivo pagamento entro e non oltre 15 giorni, comunicando sin d’ora che, qualora il comportamento illegittimo dovesse protrarsi, fornirà assistenza legale a coloro che, avendo svolto un lavoro e non essendo stati pagati, lo richiedessero; il tutto con le inevitabili ripercussioni su enti di formazione e, soprattutto, sulla Regione Siciliana (nelle sue diverse articolazioni) con nuovi, e certi, danni erariali”.
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