Così come annunciato nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha stabilito un ulteriore proroga per Messinambiente. La società di via Dogali, in liquidazione, garantirà il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti fino al prossimo 31 dicembre. Secondo i piani di Palazzo Zanca, il 2017 dovrebbe aprirsi con la gestione in house, così come previsto dal piano Aro approvato due giorni fa in Consiglio Comunale.
Non si è però ancora stabilito chi dovrà sostituire Messinambiente e avviare un nuovo ciclo nel settore rifiuti. L’Amam resta l’opzione primaria, nonostante il diniego dei revisori dei conti e vari aspetti tecnici ancora da chiarire. In alternativa, il servizio potrebbe essere assegnato alla Somer, il cui Statuto prevede competenze simili a quelle dell’attuale società gestita dal commissario liquidatore Giovanni Calabrò. E proprio Giovanni Calabrò commenta l’ennesima proroga che mantiene in vita Messinambiente. “Siamo entrati in una fase propedeutica per la gestione in house che scatterà il prossimo anno. L’amministrazione ha sei mesi di tempo per ultimare tutti i passaggi burocratici e avviare il trasferimento tecnico e professionale alla nuova società”.
Il servizio di raccolta dei rifiuti sta lentamente rientrando alla normalità, anche se la strada è ancora lunga. “Non siamo in emergenza – precisa Calabrò – l’approvazione del bilancio ci ha consentito di respirare, sono stati ripianati i debiti e pagati gli stipendi. Nel prossimo futuro tutto dovrebbe filare liscio”.
Ma con l’inizio dell’estate, Messinambiente si trova davanti un difficile scoglio da superare. “In queste settimane – precisa il commissario – parte della popolazione si sposterà nelle zone di villeggiatura. E’ opportuno che il Sindaco convochi una Conferenza dei Servizi con le amministrazioni dei Comuni vicini. Bisogna, infatti, evitare che le località dell’estrema periferia nord siano utilizzate come discarica dai residenti dei centri che effettuano la raccolta differenziata. Siamo chiamati ad operare in regime straordinario e non possiamo permettercelo, nei giorni scorsi tra Ortoliuzzo e Ponte Gallo sono state scaricate 20 tonnellate di rifiuti provenienti dai comuni vicini. Non possiamo andare avanti così. lo smaltimento comporta costi in discarica e turni massacranti per il personale. Accorinti, vista la delega Metropolitana, deve intervenire per evitare un danno erariale”.
Andrea Castorina
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