Come avevamo anticipato lo scorso 4 dicembre (leggi qui: http://www.normanno.com/primo-piano/48584/) dal 15 dicembre il punto nascita dell’ospedale “Piemonte” verrà trasferito al “Papardo” che assorbirà quindi i reparti di Ginecologia Ostetricia e Utin. E oggi l’indiscrezione è divenuta realtà. Per consentire il trasferimento previsto dalle delibera 812 firmata dal manager Vullo, domani chiuderanno i reparti di Ginecologia, Ostetricia con Punto Nascita-Pediatria-Neonatologia con U.T.I.N.
“Al fine di consentire il trasloco delle UU.OO. di Ostetricia e Ginecologia con Punto
Nascita-Pediatria-Neonatologia con U.T.I.N dal P.O. Piemonte a lP.O. Papardo l’attività di
ricovero in dette Unità presso il Piemonte è sospesa da Venerdì 11 Dicembre a Domenica 1 4 Dicembre con ripresa delle attività giorno 15 Dicembre presso il Presidio Ospedaliero
Papardo. Rimane inteso che le attività del di Pediatria del P.O. Papardo rimane invariata”.
Questo il contenuto della nota trasmessa dall’Azienda Ospedaliera Papardo. Un provvedimento così importante comunicato alla città meno di 24 ore prima delll’entrata in vigore.
E sulla questione interviene il Comitato “Salviamo l’ospedale Piemonte”. “Annunciamo iniziative giudiziarie – spiega Renato Coletta – nei confronti di chi ha consentito senza intervenire la violazione l’ordinanza del sindaco Accorinti che stabilisce il mantenimento del presidio di emergenza/urgenza al Piemonte. Con il trasferimento delle due unità operative di Pediatria, Ginecologia e Ostetricia chiuderanno due pronto soccorsi che l’anno scorso hanno fatto registrare 10mila accessi. La città perde un importante presidio sanitario in pieno centro e a due passi dallo svincolo autostradale. Ci sono responsabilità di chi sta coprendo scandalosamente questa operazione che nasconde uno smantellamento di un punto nascita d’eccellenza collocandolo in periferia, rendendolo dunque meno appetibile per buona parte della città”.
Andrea Castorina
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