È una sconfitta che non lascia strascichi, quella maturata per la Cresci in Rete nel primo turno di Coppa Sicilia. La compagine guidata dal coach Giovanni Russo si è arresa al PalaJungo di Giarre, al quarto set, contro la Amici del Volley. I parziali, che hanno espresso distanze tutto sommato contenute, e la reazione delle messinesi nel terzo set, fanno però ben sperare per il proseguo di una stagione appena iniziata. “Sconfitta che non lascia l’amaro in bocca – commenta a freddo il presidente Giorgio Caprì. Una partita equilibrata, che le avversarie hanno vinto perché in alcuni frangenti hanno dimostrato di avere, al momento, qualcosa in più. Noi viviamo questa competizione con assoluta serenità, come un’occasione per testare il livello d’integrazione dei nuovi innesti del roster e per far assimilare meglio alla squadra i concetti di un modulo di gioco inedito, su cui mister Russo sta lavorando in funzione dei nuovi tasselli in organico. Non solo. Il match di domenica può essere utile per comprendere quali sono le falle su cui è necessario intervenire in via prioritaria”.
La Cresci in Rete, dopo essere andata sotto di due, ha provato a rimettersi in carreggiata vincendo il terzo set. La reazione d’orgoglio, però, non è bastata, perché al quarto set le padrone di casa hanno chiuso la pratica. “Per tutto l’arco del match sono stato convinto che avremmo potuto ribaltare il gap maturato nei primi due set, in particolare dopo aver vinto il terzo parziale. Ma crollavamo stabilmente a ridosso della chiusura dei set, segnale evidente che la squadra sia ancora in fase di rodaggio e che il processo di amalgama delle nuove all’interno dell’ossatura riconfermata dalla scorsa stagione necessiti, com’è normale che sia, di ulteriore tempo. La squadra deve ancora lavorare per raggiungere la forma migliore, ma sono assolutamente soddisfatto della prestazione delle nuove arrivate. A proposito di questo – conclude il presidente Caprì – è doveroso sottolineare le ottime performance delle due giovani, Giulia De Luca e Ludovica Raymo. Segnali assolutamente confortanti, che esprimono chiaramente la volontà, anche da parte delle più giovani, di volere sposare in toto le logiche e i valori del nostro progetto”.
(152)