Dalla prossima settimana gli operatori sociali del movimento spontaneo torneranno alle proteste. Oggi incontreranno il governatore Rosario Crocetta nel suo tour elettorale che si concluderà al teatro Vittorio Emanuele e già annunciano di voler presentare una denuncia contro le possibili proroghe dei servizi già decise, almeno per un altro mese, dal Comune e contro i nuovi bandi che prevedono, a quanto pare, un “taglio” del 30% delle spese. Il problema principale, adesso, è il ritardo nel pagamento degli stipendi. Ultimo erogato quello di agosto, troppo lontano nel tempo. Questa mattina, a parlarci sono: Mario Buzzai, operatore alla Faro 85, e Franco Bertuccelli, della cooperativa Nuova Presenza, che pur essendo segretari sindacali aziendali hanno lasciato a casa le bandiere dei confederali per portare avanti con un gruppo di colleghi autonome manifestazioni. “La Regione ha dimostrato il suo impegno nelle scorse settimane, ma è servito solo a pagare la mensilità di agosto – ha affermato Bertuccelli – noi siamo stanchi dei rimpalli di responsabilità tra gli uffici del dipartimento ai Servizi sociali e la Ragioneria generale che deve pagare in tempo le fatture alle cooperative”. Buzzai: “C’è la precisa volontà del Comune di non pagare i servizi sociali e prediligere il pagamenti di altri settori. La prossima settimana terremo un sit-in in Prefettura, e abbiamo intenzione di presidiare gli uffici della Ragioneria comunale. Stiamo anche preparando un esposto per il futuro, per le proroghe e per i nuovi bandi che potrebbero subire un pesante taglio del 30%”.
I due hanno ricordato che le coop. non hanno la forza economica a poter pagare in tempo gli stipendi e già, per continuare a erogare quotidianamente i servizi, si occupano delle spese “vive”: quelle dei mezzi di trasporto, ad esempio, o di tutto ciò che serve per l’assistenza. Il gruppo del Movimento spontaneo si era incatenato a oltranza nelle scorse settimane ai cancelli d’ingresso del Municipio, prima delle rassicurazioni della Regione.
Ma adesso vogliono tornare a farsi sentire.
@Acaffo
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