Una pantomima tragico-comica». Così la Cisl definisce la vicenda Ospedale Piemonte, il nosocomio arrivato al «de profundis con la compiacenza di tutti gli attori chiamati in causa, dal direttore generale Vullo, all’assessore Gucciardi, dalla ministra Lorenzin alla deputazione regionale e nazionale, sino al Sindaco che sembra essersi accorto solo ora del progetto di dismissione messo in campo da oltre un anno a questa parte».
Per il sindacato hanno tutti «recitato un copione di autoreferenzialità e continuano a dispensare certezza e sicurezza sulla garanzia della mission storica dell’Ospedale – continua il sindacato – intanto il “braccio armato” del Direttore Generale, con il suo direttore medico di presidio, procedono a passo spedito per un percorso di smantellamento, pezzo dopo pezzo, che in maniera scientifica e programmata, porta alla chiusura definitiva”.
La Cisl ricorda come l’assessore Gucciardi, mentre continua a fornire rassicurazioni, ancora è fermo alla richiesta di parere della ministra Lorenzin, senza dimenticare come mesi addietro esponenti politici messinesi avevano annunciato la “vittoria” ed il via libera ministeriale.
«Ci devono spiegare, tutti quelli a cui, a parole, stanno a cuore le sorti dell’Ospedale Piemonte, quale è il gioco, compreso quello della fusione e/o accorpamento con l’IRCCS Neurolesi, facendo finta di non sapere che la “mission” dell’Istituto di Ricerca certamente non può essere quella della gestione del Pronto Soccorso e delle annesse specialità. Il trasferimento all’Asp, – aggiunge il sindacato – alla luce delle dichiarazioni del manager Sirna, confermano come si assisterebbe a uno smantellamento di fatto del Pronto Soccorso che diventerebbe un Presidio Territoriale di Assistenza. Appare impraticabile, anche, il trasferimento del Pronto Soccorso al Policlinico».
La Cisl chiede all’assessore Gucciardi «di fermare la mano del “braccio armato” senza permettere il trasferimento di qualsivoglia unità operativa e servizio e quindi sospendere l’efficacia della delibera 602 del 16 settembre scorso che detta tempi e modi di dismissione entro il 10 di ottobre. La deputazione messinese, i componenti della Commissione Regionale alla Sanità, il Sindaco, il Prefetto, ed anche Comitato ed Organizzazioni Sindacali, insieme, dobbiamo assolutamente fermare questa scellerata e ingiusta operazione dismissiva convinti che prima di operare qualsivoglia decisione bisogna avere certezza delle soluzioni possibili, sapendo che come indica la legge Balduzzi la definizione della riconversione e del riordino dell’intero sistema Sanità indica la data ultima del 31 dicembre 2016».
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