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Multiservizi. Or.s.a.: “Leggerezza del Comune. Lo statuto Amam va approvato”

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Con la delibera approvata venerdì scorso, “Piano di  intervento – gestione in Aro Comune di Messina affidamento in house providing dei servizi di gestione integrata dei rifiuti”, la Giunta Municipale ha indicato l’atto di indirizzo che si attendeva in riferimento al futuro del settore rifiuti nel territorio comunale sulla scorta del cosiddetto piano “Aro”.

Esso prevede l’affidamento “in house providing” dei servizi di igiene ambientale in capo all’Amam, società gestore sino ad oggi del sistema idrico comunale che in questa fase rappresenta il soggetto di riferimento nell’ambito di un percorso più articolato per il quale l’Amministrazione Comunale sembra aver individuato come punto di arrivo la costituzione della “Multiservizi Messina”.

Appare ormai chiaro come l’operazione intermedia sia la fusione di Ato 3 e Messinambiente  con l’Amam ed a far sì che quest’ultima assuma anche la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

L’amministrazione comunale, durante un incontro con le organizzazioni sindacali svoltosi la settimana scorsa,  ha rappresentato i vantaggi di tale operazione.

L’Or.S.A ritiene che «tale percorso sia utile a garantire  la prosecuzione del servizio e la continuità lavorativa dei dipendenti delle due partecipate del settore rifiuti sul cui futuro, ad oggi – occorre sottolinearlo – grava una preoccupante situazione di incertezza, dinanzi all’imminente scadenza degli atti di proroga delle rispettive fasi liquidatorie, fissata al prossimo 30 giugno 2015 (ai lavoratori dell’ATO 3 la settimana scorsa è stato notificato l’ennesimo preavviso di licenziamento)».

Proprio a tutela degli interessi dei lavoratori il sindacato autonomo OrSA interviene per mettere in evidenza un aspetto fondamentale: per consentire l’assunzione della gestione del ciclo integrato dei rifiuti ed il legittimo affidamento secondo la disciplina dell’“in house providing” sia dei servizi di igiene ambientale sia dei servizi idrici in capo all’Amam, è indispensabile provvedere all’ampliamento dell’oggetto sociale ed all’approvazione dello statuto della stessa società.

Tali atti non hanno ancora trovato compimento mentre le note scadenza riguardanti le partecipate del settore rifiuti si avvicinano inesorabilmente.

Per questo con una nota protocollata stamattina, la segretaria regionale dell’OrSA, Francesca Fusco, invita l’Amministrazione ed, in particolare il vicesindaco Guido Signorino ed il direttore generale Antonio Le Donne, a presentare al Consiglio Comunale con l’urgenza richiesta dalla situazione, l’emendamento allo statuto dell’Amam, che secondo le indiscrezioni risulta essere pronto da almeno dieci giorni, ma ancora giacente nei cassetti del dipartimento competente.

«Il fatto che l’Amministrazione non abbia ancora provveduto alla presentazione del fondamentale emendamento e non si sia ancora recata in Consiglio Comunale per illustrare adeguatamente tutti gli aspetti della complessa operazione – osserva Fusco – palesa un eccesso di leggerezza da ritenersi del tutto fuori luogo. È importante che i consiglieri comunali comprendano a pieno l’opportunità di una scelta, ormai condivisa dai lavoratori di Ato e Messinambiente. Ma qualcuno deve pur spiegare gli elementi fondamentali e tutti i benefici a coloro che sono chiamati a sostenere la stessa con un atto deliberativo. L’approvazione dello statuto dell’Amam – continua la sindacalista – nella sua interezza, emendamento rifiuti compreso, è poi indispensabile per far sì che la stessa società possa gestire i servizi “in house providing” in maniera legittima».

Sulla base di tali ragioni l’OrSA si rivolge, infine, al Presidente del Consiglio Comunale affinchè agevoli la trattazione dell’argomento in aula con il medesimo carattere d’urgenza richiesto alla Giunta.

«I lavoratori – si legge nella nota stampa Or.s.a. -credono ormai nella soluzione prospettata e ripongono le proprie aspettative nei rappresentanti della politica cittadina quali sostenitori del percorso e giammai come possibili oppositori che intendano magari far valere delle mere posizioni di parte senza calarsi in maniera approfondita nell’analisi della importante realtà».

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