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«Senza stipendio da oltre 8 mesi». Atto extragiudiziale dei dipendenti di “Taormina Arte”

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I dipendenti “a tempo indeterminato” del Comitato “Taormina Arte” tramite il loro legale hanno presentato un atto extragiudiziale nei confronti, tra gli altri, del presidente della Regione, Rosario Crocetta; dell’assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi; del sindaco e presidente del Comitato “Taormina Arte”, Eligio Giardina; del sindaco Renato Accorinti; del presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile; del commissario della Provincia, Filippo Romano; al prefetto Stefano Trotta.

I 12 dipendenti, che non percepiscono lo stipendio da oltre 8 mesi, intimano e diffidano «tutte le autorità in indirizzo – ciascuna per quanto di propria competenza – perché, oltre a fare tutto il loro dovere, per disporre l’immediato pagamento delle nostre pregresse spettanze, pari mediamente a circa 15mila euro ciascuno, garantiscano, anche attraverso adeguata e inequivocabile previsione legislativa, la prosecuzione del nostro rapporto di lavoro con il soggetto che sostituirà il Comitato “Taormina Arte” nella gestione delle attività culturali a quest’ultima demandate da oltre 30 anni. Evidenziamo che l’eventuale sostituzione – evidentemente al solo fine di elidere i debiti e autorizzare nuove assunzioni anziché il riassorbimento di tutti noi – del Comitato “Taormina Arte” con altro Ente, avente le medesime incombenze del primo, sarà contestata innanzi alla competente Autorità Giudiziaria perché illegittima e fonte di danno ingiusto nei nostri confronti».

«Per il grande rispetto che abbiamo sempre avuto nei confronti di tutte le istituzioni – scrivono nel documento – abbiamo atteso in silenzio continuando, comunque, a svolgere regolarmente tutte le rispettive mansioni, il pagamento delle nostre spettanze e, soprattutto, un minimo di garanzia di stabilità occupazionale che, peraltro, in condizione necessaria per poter adeguatamente programmare le manifestazioni – in particolar “Film Fest” e “Taormina Arte” – da noi curate con eccellenti risultati anche in termini di diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo».

E aggiungono: «In questi ultimi giorni, abbiamo, però, assistito – oltre che all’indecoroso comportamento di una parte della politica, soprattutto locale – allo svilupparsi di una serie di eventi che ci preoccupano e ci costringono a rompere il nostro rispettoso silenzio a denunciare pubblicamente quanto sta accadendo. Con protocollo 891/15/Gab del 26 marzo 2015 il commissario della Provincia regionale di Messina ha emanato un atto di indirizzo con il quale si dispone (ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto)  la fuoriuscita della Provincia regionale di Messina dal Comitato “Taormina Arte” e il suo conseguente scioglimento».

«A ciò si aggiunga che – proseguono –, con l’adozione dell’articolo 52 della Finanziaria della Regione siciliana (di recente approvata in Giunta), elidendo dall’articolo 35 della Legge regionale 2/2002 le parole “e il Comitato Taormina Arte” si consente alla nascente Fondazione, che dovrà sostituire il Comitato “Taormina Arte”, di non portarsi dietro il peso dei pregressi rapporti – attivi e passivi – facenti capo al nostro attuale datore di lavoro. Da quanto sopra discende che, a seguito del prossimo scioglimento del Comitato “Taormina Arte”, saremo certamente tutti licenziati e il soggetto Fondazione che sostituirà il comitato per svolgere, però, la medesima attività fino ad oggi da noi garantita potrà procedere a nuove assunzioni prescindendo dalla salvaguardia del nostro posto di lavoro».

«Tale scenario – concludono – è di evidente grande pregiudizio nei nostri confronti e per questo motivo abbiamo dato mandato al nostro legale di fiducia perché si attivi in ogni sede a tutela dei nostri diritti».

 

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