«Profondamente amareggiato», così si dichiara il generale Calogero Ferlisi a seguito della lettera dell’amministratore delegato di Caronte & Tourist, Vincenzo Franza, che minaccia di «denunciare formalmente nelle sedi competenti» il Corpo di Polizia Municipale, poiché definisce un “abuso” e, pertanto, “inaccettabile” la continua presenza dei Vigili Urbani nel serpentone della Rada San Francesco. Le multe ai tir sbarcati alla Rada, quando a Tremestireri, prima della chiusura totale, era fruibile solo un’invasatura, hanno sollevato una serie di malumori. Si accende nuovamente la polemica tra il gruppo Caronte & Tourist, il suo amministratore delegato, e il comandante della Polizia municipale, Calogero Ferlisi.
Franza basa la sua posizione sulla tesi che l’area della Rada sia di proprietà demaniale e quindi non di competenza della Polizia municipale. Ferlisi, però, ribatte all’Ad ricordandogli che più volte è stato richiesto l’intervento della Polizia municipale, su chiamata degli stessi armatori, all’interno del serpentone, a causa di incidenti o in altre circostanze di competenza dei Vigili urbani.
Il comandante Ferlisi, intervistato da Normanno, ha dichiarato di essere profondamente amareggiato per una condizione che mette in discussione la credibilità del Corpo di Polizia municipale. Un corpo – ha evidenziato – «che non è Calogero Ferlisi ma svolge un servizio di prevenzione e repressione a favore della cittadinanza tutta». Nessun intervento di parte ai danni del gruppo Franza o illegittimo: «Non ci lasciamo intimidire da queste forme di denuncia – sottolinea Ferlisi. Abbiamo agito in piena legittimità poiché è lo stesso Codice della Strada ad autorizzare il nostro operato all’interno del serpentone, prima della biglietteria. Una deliberazione di Giunta, la 4423 del 20 dicembre 1995, conferma che questa sede viaria rientra nella perimetrazione del centro urbano».
L’amarezza del comandante Ferlisi scaturisce anche dal silenzio del Consiglio comunale, non solo in merito alla recente questione, ma anche al grave episodio intimidatorio ai danni del Corpo, avvenuto sul viale Giostra. La scorsa settimana, infatti, ai Vigili chiamati a effettuare i rilievi a seguito di un grave incidente, ignoti hanno tagliato le ruote dell’auto e del furgoncino di servizio. Episodi a seguito dei quali la Polizia municipale – ha rilevato il Generale – si sarebbe aspettata anche una presa di posizione da parte del Consiglio comunale, che in entrambe le circostanze non si è espresso. Solidarietà che invece è giunta dal sindaco Renato Accorinti e dagli assessori Sebastiano Pino e Gaetano Cacciola.
Inoltre, Ferlisi segnala una nota del 18 dicembre 2013 del Dipartimento di Mobilità urbana e Viabilità, a firma dell’ingegnere Mario Pizzino, inviata all’Autorità Portuale e per conoscenza alla Capitaneria di Porto e al Corpo di Polizia Municipale in cui si precisa che «nella fattispecie, indipendentemente dalla proprietà, le strade “serpentone”, “Campo delle Vettovaglie”, e via Vittorio Emanuele II, essendo aperte al pubblico transito; essendo destinate alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali; essendo situate all’interno di un centro abitato con popolazione superiore a 10.000 abitanti; sono da considerarsi comunali, e per tanto questa Amministrazione esercita su di esse un potere di ordinanza e di vigilanza».
E ancora, si legge nel documento: «Anche nell’ipotesi non fossero situate all’interno di un centro abitato con popolazione superiore a 10.000 abitanti il Corpo di Polizia Municipale di Messina eserciterebbe su di esse i compiti di cui all’articolo 11 CdS trattandosi di strade site all’interno del territorio comunale».
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