Dal 14 al 21 dicembre Messina ospita la prima edizione di “Traiettorie Umane Festival – Storie, percorsi e visioni dell’essere umano”, una nuova manifestazione culturale che mette al centro l’esperienza umana nelle sue molteplici declinazioni: identità, memoria, fragilità, cura e trasformazioni sociali. Il festival nasce con l’obiettivo di raccontare le infinite strade dell’esistenza attraverso un approccio interdisciplinare che intreccia arte, teatro, scienza, medicina, cultura e impegno sociale.
Traiettorie Festival Messina: tre sezioni principali
Cuore pulsante della rassegna è il Museo Regionale Accascina di Messina, ma il festival si configura come un evento diffuso, capace di coinvolgere anche scuole superiori e luoghi istituzionali della città, rafforzando il legame con il territorio e con le nuove generazioni. La direzione artistica è affidata all’attore e regista Luca Fiorino, mentre il ruolo di madrina è ricoperto dalla giornalista Gisella Cicciò.
Il programma di Traiettorie Umane Festival Messina si articola in tre sezioni principali, ciascuna con una propria identità tematica. Traiettorie di Scena propone una rassegna teatrale che esplora i percorsi interiori e collettivi dell’essere umano, attraverso storie di resilienza, speranza e ricerca di senso. In calendario spettacoli che spaziano dalla drammaturgia contemporanea ai classici, con particolare attenzione alla memoria storica di Messina e alle sue trasformazioni.
La sezione Medicina Narrativa rappresenta uno degli elementi più innovativi del festival: qui arte, scienza e sanità dialogano per restituire una visione più umana della cura. Performance artistiche, tavole tematiche e momenti di ascolto affrontano temi come la malattia, il dolore e la guarigione, ponendo al centro la narrazione delle esperienze vissute da pazienti e professionisti della salute.
Infine, Traiettorie Umane A/R è pensata come un percorso formativo e partecipativo rivolto a giovani e adulti. Attraverso incontri, laboratori e attività immersive si affrontano questioni cruciali della contemporaneità, dal gap generazionale alla violenza di genere, dal cyberbullismo all’impatto della tecnologia sull’età adolescenziale, fino al rapporto tra storia e identità territoriale, con un focus sulla Messina pre e post terremoto del 1908.
Completano il festival panel tematici, laboratori creativi e incontri nelle scuole, tutti a ingresso gratuito, con l’obiettivo dichiarato di creare spazi di riflessione condivisa e di dialogo tra cittadini, artisti, studiosi e istituzioni. Traiettorie Umane Festival Messina si presenta così come un progetto culturale ambizioso, capace di trasformare la città in un laboratorio vivo di pensiero, memoria e futuro.
SPETTACOLI – Museo Regionale Accascina di Messina
- 14 dicembre, h 17:30 – Quanto resta della notte di e con Salvatore Arena – Mana Chuma Teatro;
- 18 dicembre, h 21:00 – Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia di Luca Fiorino in collaborazione con Astra Laboratorio Permanente per Attori e Oltredanza;
- 19 dicembre, h 21:00 – Incanti e Macerie – primo studio su Messina, da “Messina tra macerie e incanti” di
Giuseppe Ruggeri – mise en espace di Luca Fiorino in collaborazione con Astra Laboratorio Permanente per Attori e Oltredanza; - 20 dicembre, h 21:00 – Il Perdono di e con Eugenio Papalia – dal romanzo di Mario Spinella, produzione Taomai;
- 21 dicembre, h 17:30 – I miei occhi cambieranno da “Certo che mi arrabbio” di Celeste Brancato – con Federica De Cola, mise en espace a cura di Giampiero Cicciò, Francesca Cannavò, Renzo Di Chio.
Con la partecipazione di Marzia Villari, produzione Invento – lavorare d’incanto.
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