Un detto amerindio recita che “La Terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli“. Contestualizzata a livello cittadino, ci si potrebbe domandare che tipo di Messina stiamo prendendo in prestito dai nostri figli. Qual è il passato della città dello Stretto? La sua storia? Come si può conoscere meglio? A questi interrogativi prova a rispondere il progetto Aracne Messina e il suo direttore artistico Lelio Bonaccorso, deciso a recuperare la memoria storica della città. In che modo? Con l’arte, lingua universale capace da sempre di attrarre e unire.
Un vero e proprio arricchimento a Messina con il progetto “Aracne – Azioni di promozioni e di riqualificazione del territorio della città di Messina”. Alcuni dissuasori situati nel centro storico della città, che abbelliscono Piazza Basicò, Piazza Antonello, il Belvedere di Cristo Re, e la via Dina e Clarenza di fronte al Santuario di Montalto, hanno un nuovo volto e si sono vestiti d’arte.
Valorizzare gli artisti messinesi
Tale iniziativa è stata possibile grazie al progetto denominato “Aracne”, finanziato attraverso la partecipazione a un avviso pubblico dell’Assessorato delle Autonomie Locali della Regione Siciliana, in virtù del decreto n. 2/GAB del 15 febbraio 2024. Questo decreto prevede l’assegnazione di fondi per la realizzazione di iniziative di carattere sociale e di coesione, nonché di progetti divulgativi, storici, o volti alla valorizzazione delle tradizioni locali.
Il progetto è stato promosso dal Comune di Messina con l’obiettivo di mettere in rete Associazioni culturali locali per potenziare un percorso di crescita dell’arte in città, attraverso il coinvolgimento di artisti di strada che lo scorso 30 giugno, a piazza Lo Sardo, con l’evento, “Piazza Idea – il Festival degli artisti di strada”, hanno offerto una varietà di performance artistiche per intrattenere il pubblico, favorire un momento di aggregazione e di scambio culturale, e al tempo stesso animare e valorizzare la Piazza trasformata in palcoscenico.
Progetto Aracne Messina: raccontare la storia con l’arte
Il progetto Aracne consiste nel raccontare la storia di alcune delle storiche vie di Messina, attraverso stampe, illustrazioni, narrazioni e foto che permettono, sia al turista ma anche al cittadino, di fare un viaggio nella storia della città dello Stretto. Oltre l’esperienza visiva, grazie ad un QR Code, sarà possibile accedere a racconti legati alle stesse vie in cui sono posti i dissuasori.
L’idea nasce da un colloquio del sindaco Basile quando era direttore generale del Comune con la dott.ssa Polizzi, per offrire uno spazio non convenzionale all’interno degli archetti dissuasori che diventano cornice di vere e proprie opere d’arte.
L’obiettivo far conoscere in modo simpatico ed esteticamente apprezzabile Messina e la sua storia attraverso l’arte di talenti messinesi.
Messina: i talenti del territorio
L’artista Lelio Bonaccorso ha spiegato ai microfoni di Normanno: «questo progetto nasce in collaborazione con l’amministrazione comunale nell’ambito di un progetto più grande. Il progetto Aracne prevedeva al suo interno anche lo spettacolo di artisti di strada che si è svolta a Piazza Lo Sardo a giugno. Fa parte di un bando regionale che ha vinto il comune e con questo bando abbiamo organizzato Piazza Idea e all’interno sono rientrati anche i dissuasori».
In più, ha aggiunto: «i ragazzi presenti a Piazza Idea, gli artisti, sono stati coinvolti nei dissuasori. Si tratta di un’ idea sperimentale che si dovrebbe espandere nel resto della città per unire la narrazione con le capacità e i talenti che ci sono sul territorio. Abbiamo pensato a qualcosa di multisdisciplinare. Ci sono i testi della scrittrice Eliana Camaioni che per ogni illustrazione ha pensato non solo ai soggetti ma anche a delle storie collegate da leggere. Con il QR Code c’è un’espansione più lunga: sono tutte storie inedite, create ad hoc».
Il recupero storico della memoria di Messina
Nel progetto sono stati coinvolti dieci artisti. Lelio Bonaccorso ha continuato a spiegare: «della direzione artistica/grafica me ne sono occupato io. Deborah Braccini si è occupata dell’impaginazione grafica ed Eliana ha lavorato sui testi. L’installazione è una parte importante, abbiamo collaborato e ci siamo coordinati con Crealab. Crealab è l’azienda che si è presa cura di installarli. L’installazione è importante; i dissuasori sono messi a sfalzare in modo che possano essere visti sia dalla strada che dal marciapiede. I testi sono tradotti in francese e in inglese. L’idea è di coinvolgere gli artisti che abbiamo e valorizzare e recuperare l’aspetto storico. Tante volte si passa da una strada e non si sa cosa sia accaduto lì e tramite questi racconti si riesce a recuperare. È importantissimo per noi recuperare quella che è la nostra memoria, è fondamentale. Tramite i racconti si recupera la nostra memoria».
L’artista ha voluto sottolineare che non si tratta di un semplice decorare la città. Ha concluso: «l’idea qui è di pensare un progetto di recupero storico della memoria. Messina dopo il terremoto del 1908 è senza memoria ed è fondamentale recuperare la nostra storia per progettare il futuro. Il passato è la base per il futuro. Le risposte sono già nel passato, non dobbiamo inventarci niente. Ci auguriamo che con le immagini possiamo incuriosire le persone. L’immagine funzione e bisogna puntare su quello».
Progetto Aracne Messina: gli artisti coinvolti
Gli illustratori coinvolti sono:
- Lelio Bonaccorso,
- Magda De Benedetto,
- Marina D’Amico,
- Giuseppe Romano,
- Barbara Buceti,
- Francesco Tamburello,
- Fabio Franchi,
- Carmelo Chillè,
- Sam Levi,
- Michela De Domenico.
Oltre agli artisti, ha contribuito il fotografo Mimmo Irrera, noto per raccontare con i suoi scatti le peculiarità del patrimonio storico artistico di Messina. Irrera, insieme a Loredana Polizzi, ha curato la parte vicino piazza Duomo, evidenziando la perfetta sinergia tra gli artisti e l’Amministrazione comunale.
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