Presentato questa mattina all’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo il prototipo di una serra mobile, realizzato grazie al progetto Erasmus+. Il progetto porta il nome “Resilienza attiva contro il cambiamento climatico attraverso modello di serra mobile”.
Parlare di crisi climatica significa considerare il suo impatto sulla salute e sul benessere delle persone e, quindi, sull’intera comunità. È essenziale sviluppare azioni e strategie che favoriscano la resilienza nel contesto del cambiamento climatico, un compito di grande responsabilità.
Progetto Erasmus+ Milazzo: le 3R della circolarità
La scuola ha un ruolo importante in questo scenario. Attraverso insegnanti e studenti, promuove iniziative che puntano a una transizione resiliente, capace di adattarsi alle diverse circostanze e di prevedere potenziali sfide. Un esempio vincente è l’Istituto d’Istruzione “Ettore Majorana” di Milazzo, guidato dal dirigente Bruno Lorenzo Castrovinci, che partecipa a progetti innovativi che consentono agli studenti di applicare le conoscenze acquisite e di sviluppare nuove competenze.
Un recente progetto dell’Agenzia Erasmus+, “Resilienza attiva contro il cambiamento climatico attraverso modello di serra mobile”, ha visto la creazione di un prototipo di serra mobile che, adattandosi ai cambiamenti climatici, migliora la qualità della produzione e riduce l’inquinamento. Partner del progetto erano l’Università di Cipro, una scuola agricola croata e diversi enti locali. Dieci studenti dell’Istituto Majorana, sotto la supervisione dell’Università di Cipro, hanno partecipato attivamente.
Questo progetto ha implementato i principi delle 3 R della circolarità: Riduzione dell’energia, Riuso di motori e batterie e Riciclo di bioplastiche da scarti agricoli. La serra è stata costruita con materiali riciclati e monitorata sia online che sul posto. Può confrontare previsioni meteorologiche a medio-lungo termine con dati in tempo reale.
Il Majorana: scuola di riferimento regionale per l’innovazione
Aldo Cammara, responsabile del progetto, ha ricordato che la realizzazione della serra rispecchia il principio delle 3 R: «questa cella permette di utilizzare una carica energetica irrisoria che può essere sfruttata da una semplice batteria di una macchina. Come prima fonte energetica, infatti, abbiamo utilizzato la batteria di una macchina di seconda mano; i ragazzi hanno rivalorizzato gli scarti industriali. Il coinvolgimento delle aziende è stato di fondamentale importanza».
Il dirigente Castrovinci ha sottolineato che: «a soli due anni dall’adesione al Movimento Avanguardie Educative di INDIRE, il Majorana è diventato una scuola di riferimento regionale per l’innovazione didattica: risponde alle sfide dell’Industria 4.0 e si prepara per l’Industria 6.0, dove l’integrazione tra uomo e macchina sarà cruciale. Il progetto della serra mobile ha coinvolto tutto l’istituto, in particolare gli ingegneri Gitto Stefano e Gulletta Antonino, che hanno lavorato instancabilmente per realizzare questa visione».
Progetto Erasmus+ Milazzo: la serra mobile
La serra è stata costruita utilizzando due blocchi di cemento di scarto e supporti in ferro riciclato da un vecchio progetto. I motori utilizzati per muovere il telo provengono da distributori automatici e tergicristalli. L’energia è fornita da una batteria d’auto riutilizzata, che mantiene ancora una grande carica elettrica. I due teli della serra sono fatti di tessuto termostabilizzato in viscosa e PLA, una fibra termoplastica derivata dall’amido di mais, biodegradabile al 100%.
La serra è monitorata sia online che in loco e può confrontare previsioni meteo a medio-lungo termine prese da Internet con i dati in tempo reale su temperatura, umidità, velocità e direzione del vento e raggi UV, sia all’interno che all’esterno. Il progetto, durato un anno, ha prodotto risultati che saranno pubblicati sulla piattaforma Erasmus+.
Al progetto, oltre all’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo hanno contribuito:
- l’Università di Cripo con referente il prof Christakis Damianou;
- la scuola agricola Croata Poljoprivredno šumarska, škola Vinkovci;
- diversi partner locali come: Ecosmed, SmartME; UniME e MillaSensi.
I presenti alla conferenza
- Francesco Coppolino assessore alla protezione civile e alle politiche giovanili del comune di Milazzo,
- Francesco Failla di A2A in rappresentanza di Sicindustria Messina.
- Hanno portato il loro saluto il sindaco di Messina Federico Basile ed il sindaco di Milazzo Pippo Midili.
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