Ancora forti disagi nella zona Sud di Messina a causa dei cattivi odori emanati dal depuratore di Mili. Il consigliere comunale di Forza Italia, Cosimo Oteri, chiede aggiornamenti all’Amministrazione circa lo stato dei lavori di revamping: «Aria irrespirabile – sottolinea – e versamenti “sospetti” in mare».
Iniziati nel 2020 i lavori di revamping dell’impianto di depurazione di Mili non sono ancora conclusi e continuano così i disagi per i residenti della zona. A risollevare la questione, con un’interrogazione all’Amministrazione Basile, è il consigliere comunale di Forza Italia, Cosimo Oteri, che sottolinea: «Durante il periodo degli anni ’90 questa opera pubblica, di grande importanza per il risanamento ambientale, ha costantemente emanato cattivi odori ed ancora oggi rende l’aria insalubre».
«Da diversi anni – aggiunge – , inutilmente, si chiede agli amministratori interventi e chiarimenti, al fine di conoscere le motivazioni dei continui rinvii delle scadenze che vengono di volta in volta indicate per l’eliminazione del problema e dunque la piena funzione dell’impianto, provocando stati di tensione fra quanti hanno creduto a queste scadenze».
«Per decenni – prosegue Oteri –, a Mili, per gli effetti della lavorazione del depuratore, l’aria è stata irrespirabile soprattutto in estate con le alte temperature. Ad oggi il problema non è stato risolto e spesso si registrano anche versamenti “sospetti” in mare vista la costante presenza nelle acque di rifiuto civili di microrganismi patogeni e parassiti pericolosi, su cui certamente il sistema di disinfezione delle acque interviene per eliminare, o almeno a ridurre sensibilmente, i pericoli di malattie potenziando l’efficacia che già caratterizza i vari processi depurativi, ma provocando tra i residenti seri motivi di dubitare anche del rispetto ambientale».
Per queste ragioni, il consigliere Cosimo Oteri chiede notizie all’Amministrazione Comunale circa i lavori di revamping del depuratore, con particolare riferimento: alla copertura delle vasche, chiusura degli ambienti e sistemi di aspirazione; al nuovo impianto di areazione nelle vasche di areazione; all’adeguamento dell’impianto elettrico; all’adeguamento dell’impianto antincendio.
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