Dopo una stoccata ad alcuni eletti in Sicilia delle ultime regionali,(buoni benzina o strade asfaltate in cambio di voti), Report, la trasmissione di Rai 3,puntata di ieri sera , cala un affondo sulla Formazione.
Catania e Messina sotto i riflettori dell’inchiesta di Claudia De Pasquale. E Messina, inutile dirlo, ha offerto molti spunti alla giornalista di Rai 3. Da Melino Capone, ex assessore di palazzo Zanca finito sotto i riflettori della magistratura palermitana, che lo accusa di aver fatto, della sua Ancol, ente di formazione, una miniera-ricovero per parenti, amici ed amici degli amici,alcuni strastipendiati, ( di lui, ieri sera, solo la copertina di una testata) sino al leader del Pd regionale, Francantonio Genovese, passando per il cognato, Franco Rinaldi, il più votato in città alle ultime elezioni.
Entrambi alla guida del carrozzone che ha portato Bersani alla vittoria delle primarie in Sicilia. Entrambi direttamente legati a diversi enti di formazione. Lumen, Enaip, Enfap e Aram per dirne alcuni. Per un sorridente Rinaldi, che sotto il fuoco delle domande della giornalista non si è minimante scomposto, tutto si spiega con le logiche della politica. In sintesi, per lui, chi si muove con un’ottica politica deve creare una rete di consensi, e dare lavoro è la migliora moneta d’acquisto. Quasi un’equazione, dunque: Formazione sta al lavoro come lavoro sta a voto.
Sicuramente meno sorridente, anzi, infastidito dalle domande, Francantonio Genovese che risponde, stizzito, con un’altra domanda: ” “Non capisco cosa ci sia di strano? Non capisco perchè queste domande tendenziose?”
La De Pasquale gli aveva chiesto se vero che avesse le “mani in pasta” in tutti quegli enti di formazione.
Come spesso accade, Messina ha il “merito” di offrire spunti a Report per fare ottimi servizi.
(94)