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Gravi accuse di Amedeo Matacena: sospetta la vendetta di un giudice nella sua condanna

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matacena amedeoL’ex parlamentare Amedeo Matacena, condannato in via definitiva a 5 anni di reclusione ( pena ridotta a 3 a seguito di ricorso stragiudiziale) per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, è un fiume in piena. Attraverso un comunicato stampa lancia pesanti accuse. Vediamo quali. L’ex armatore reggino, deputato di Forza Italia che i giudici di Reggio Calabria hanno ritenuto collegato alla ‘ndrangheta, chiede che “alcune questioni che egli crede stiano dietro la sua condanna siano verificate nella loro autenticità o menzogna”.
Vuole questo per suo figlio, perchè “prima di tutti sappia se dietro la sua condanna ci sia stato qualcosa che è necessario e doveroso chiarire”.
“Mi è stato riferito – dichiara Matacena – che il giorno in cui la Cassazione ha annullato la mia sentenza d’assoluzione nella stanza del presidente della sezione che di lì a poco avrebbe annullato la sentenza, era presente un noto magistrato sul quale avevo svolto la mia attività ispettiva parlamentare sulla quale lo stesso mi aveva denunciato 12 volte per diffamazione a mezzo stampa e per tutte dette denunce ero stato assolto o dichiarato insindacabile dalla Camera dei deputati. E ancora- prosegue Matacena –
Mi è stato riferito che il giudice del Riesame che mi ha condannato, che guarda caso ha sostituito il precedente assegnato, avrebbe cenato molto spesso al Circolo del tennis di Reggio Calabria, con lo stesso magistrato di cui ho riferito prima e del quale condivide le stesse idee politiche che sono opposte alle mie ovviamente, prima di emettere la sentenza di condanna senza fare alcun approfondimento come richiesto dalla sentenza della Cassazione.
“Queste sono le due cose più importanti- conclude l’imprenditore – ma non le uniche che vorrei potessero trovare chiarezza o smentita con opportune indagini”.

Questa,dunque, la gravissima accusa di Matacena, che ipotizza che dietro la sua condanna ci sia la “vendetta” di un magistrato. Ma l’ipotesi è sulla base di “Mi hanno riferito”.
Sin qui, quelle di Matacena sono soltanto parole,”sentito dire” che occorre riportare per dovere di cronaca, sulla scorta della nota che ha diramato alla Stampa.

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