Annullati cinque concorsi del CAS: la decisione è arrivata lo scorso 28 marzo, dopo la sospensione disposta dal presidente di Autostrade Siciliane, Filippo Nasca. Le motivazioni? In sostanza, tra gli ammessi alle prove finali risulterebbe esserci un numero “anomalo” di parenti di dipendenti del Consorzio.
Lo stop ai concorsi risale allo scorso 6 marzo 2023, il presidente Filippo Nasca aveva infatti fermato tutto per fare tutte le verifiche del caso.«Nessun illecito è stato accertato – aveva dichiarato allora Nasca – ed al momento confermo piena fiducia sia nelle commissioni di concorso che si stanno occupando delle procedure, sia nel personale dell’ente che si occupa in via amministrativa dei concorsi. Tuttavia, per ovvie ragioni di trasparenza, appare necessario verificare questa anomalia, prima di concludere le procedure di reclutamento».
Il 28 marzo 2023, lo stop: «Nella seduta consiliare di ieri (27 marzo, ndr) – si legge in una nota del CAS –, il Consiglio direttivo di Autostrade Siciliane presieduto dal presidente Filippo Nasca ha deliberato l’annullamento di cinque procedure concorsuali. All’origine della decisione, l’emersione di profili di conflitti di interesse nel percorso procedimentale di reclutamento, legati anche all’anomala incidenza percentuale di parenti o congiunti di dipendenti in servizio fra i candidati ammessi alle prove finali. Il Consiglio Direttivo ha invece deliberato la prosecuzione delle procedure concorsuali riservate alle categorie protette e al personale di esazione».
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