Il Comitato Salviamo Galati Marina torna a farsi sentire e a chiedere quando verranno realizzati gli interventi necessari per la messa in sicurezza della zona, in seguito alla mareggiata di febbraio. «È trascorso un mese dall’ultima mareggiata – si legge nella nota –, che ha messo a repentaglio la sicurezza degli abitanti della zona sud di Messina e in particolare le zone di Galati Marina e Santa Margherita, cui sono seguite, come sempre, promesse e passerelle, ma nessun intervento concreto sui luoghi».
Secondo il comitato cittadino, infatti, dopo l’incontro tra Comune di Messina e Prefetto Cosima Di Stani per definire e programmare gli interventi necessari alla messa in sicurezza dopo i fatti del 9 e 10 febbraio 2023 non è successo nulla. «Le conclusioni di tale incontro non sono assolutamente rassicuranti, dato che i tempi che sono stati previsti per la messa in sicurezza di Galati Marina sono oltremodo lunghi e conosciamo bene quello che è il rischio/certezza dei ritardi della Pubblica Amministrazione, ciò esporrebbe ancora una volta ad un serio pericolo il territorio e gli abitanti pregiudicando così il bene della vita stessa. Pertanto ci rivolgiamo al Commissario al dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, chiedendo che, alla luce dei poteri di ordinanza a lui assegnati ed esercitabili in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, vengano snelliti ed accorciati il più possibile gli iter procedurali.
Alla stessa maniera, – prosegue il Comitato Salviamo Galati Marina –, si è gravemente appreso, dalle istituzioni regionali presenti, che i tempi per la dichiarazione dello stato di emergenza e, quindi per gli interventi di manutenzione straordinaria e riparazione dei danni delle mareggiate, non permetteranno la necessaria sicurezza per eventuali prossime mareggiate. Non a caso abbiamo chiesto, sia pubblicamente che per le vie brevi, che si agisca in “urgenza” per la messa in sicurezza del litorale di che trattasi, visto lo stato di pericolosità che vige su di esso, soprattutto dopo che le strutture realizzate a protezione e che avrebbero dovuto rappresentare un intervento definitivo sono, ormai, fatiscenti e notevolmente danneggiate. Dopo l’ultima mareggiata lo stesso assessore Minutoli ha dichiarato che se non ci fossero stati i “pennelli” il paese di Galati sarebbe stato spazzato via dalle onde; ad essere spazzati via sono stati solo i pennelli, ma purtroppo anche parti di abitazioni e proprietà private. Ad oggi, nonostante il peso di tali dichiarazioni ed a parte il polverone dei primi giorni, nulla si è mosso e nessuno si è visto».
Lo scorso 9 febbraio era stata diramata l’allerta meteo rossa in tutta la Sicilia Orientale.
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