Insegnare un mestiere per favorire l’indipendenza e l’inserimento (o il reinserimento) nel mondo del lavoro per le donne ospiti della Casa Famiglia del CIRS: questo l’obiettivo del laboratorio di Hair Styling che prenderà il via nelle prossime settimane a Messina. A presentare l’iniziativa, la presidente del CIRS, Maria Celeste Celi: «L’autonomia, l’emancipazione, l’autostima e quindi la parità di genere hanno un comune denominatore: il lavoro».
Il percorso formativo per le ospiti della Casa Famiglia del CIRS inizierà il 29 marzo e sarà interamente gestito a titolo gratuito dai professionisti parrucchieri di Gentile Group-Compagnia della Bellezza. Nel corso del laboratorio, le partecipanti potranno imparare le diverse applicazioni della professione: piega, taglio e colore. La collaborazione è stata formalizzata con la visita nella sede di via Mons. Bruno dell’imprenditore Damiano Gentile, accolto dalla presidente del Cirs Maria Celeste Celi e dalla direttrice della Casa famiglia Patrizia Raciti.
«L’autonomia, l’emancipazione, l’autostima e quindi la parità di genere hanno un comune denominatore: il lavoro – sottolinea la presidente del Cirs, Maria Celeste Celi. Imprenditori illuminati e giovani come Damiano Gentile si impegnano gratuitamente, partecipando al contempo allo sviluppo dell’economia di Messina che passa dal senso di appartenenza e da una comunità solidale. Grazie a nome del CIRS e dei cittadini che apprezzano e comprendono».
Soddisfatto dell’iniziativa l’imprenditore Damiano Gentile del Gentile Group: «GentileGroup sostiene le donne – ha commentato – e il nostro impegno a favore CIRS diventa adesso più concreto: abbiamo deciso infatti di sostenere il progetto di rinascita delle ospiti della casa famiglia attraverso GentileGroup School, formando nuove parrucchiere per aiutarle a ricominciare una nuova vita. Nella nostra azienda, il 96% della forza lavoro è costituito da donne. Mi sento vicino al CIRS e continuerò a sostenerlo perché proporre una via d’uscita a donne che hanno incontrato situazioni estremamente difficili nella vita, fa della sua missione un fiore all’occhiello per la nostra città. Sarò felice di continuare anche in futuro con nuove forme di collaborazione. Viva le donne e la loro forza. Dovremmo imparare ad avere almeno la metà della loro capacità di rialzarsi e ricominciare».
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