Una nuova scheggia d’arte ha colpito Messina illuminandola per un pomeriggio e animandone le strade più nascoste di musica, arte, danze e colori: ottava tappa per il Connettivo, multiforme rete di artisti riunitasi con l’obiettivo di trasformare la città dello Stretto in un palco a cielo aperto, dove l’arte è dietro l’angolo, alla portata di tutti. Dove sono stati? In via Canalone, stradina di Torre Faro che si affaccia su uno dei canali che collegano il Lago Grande al mare.
Vi avevamo già parlato di loro lo scorso dicembre, quando hanno trasformato un vecchio sottopassaggio dismesso vicino alla chiesa di Grotte in una estemporanea galleria d’arte. E ancora prima, quando si erano incontrati a Largo San Giacomo per dar vita a una delle prime schegge. Il loro obiettivo è quello di mettere al centro la figura dell’artista e sfruttare il suo ruolo sociale per restituire ai cittadini spazi della città di Messina che gli sono stati per troppo tempo negati. Spazi poco curati o sconosciuti, non-luoghi, territori di passaggio spesso attraversati con noncuranza. Perché l’arte fa questo, attira lo sguardo e l’attenzione, ti porta a fermati e a riflettere, ti strappa un sorriso e, almeno un po’, ti cambia la giornata.
A raccontarci la loro ultima avventura, di domenica 5 giugno, è Daniele Mircuda, attivista e creativo, membro del Connettivo: «L’ottava scheggia è andata benissimo. Abbiamo toccato picchi di pubblico importanti e molti sono rimasti fino alle 21.30, nonostante avessimo iniziato alle 17.30. Può andare sempre meglio, ma siamo molto contenti della partecipazione».
Ma perché, ci siamo chiesti, avete scelto proprio via Canalone per questa ottava scheggia? «Perché è un luogo sconosciuto. Crediamo fermamente che, per apprezzare la propria città, bisogna conoscere anche quei luoghi nascosti e suggestivi. Solitamente noi organizziamo le schegge nei posti degradati o dimenticati, i “non-luoghi” come spesso vengono definiti. Questa volta abbiamo portato la nostra creatività dove la bellezza c’è già. Ci siamo fatti abbracciare da Via Canalone e lei ci ha abbracciato».
Così per una domenica pomeriggio, la piccola stradina sotto via Circuito, abitata da case – di vacanza e non – barche, pesci e meduse – si è trasformata in un palco a cielo aperto su cui sono saliti artisti, musicisti e danzatori, che hanno dato vita a una mostra di Arti Visive, Musica e Danza. «È stata una connessione – ci ha spiegato Daniele – come siamo abituati a fare come Connettivo: tutto faceva da cornice a tutto. L’arte visiva ha incuriosito, la musica ha fatto rimanere e la danza ha stupito».
Ma si sa, un evento del genere, in cui l’arte invade letteralmente le strade, a Messina è cosa rara – anche se meno rispetto a qualche tempo fa – e non ha potuto che attrarre lo sguardo incuriosito dei residenti e di chi si trovava a passare da lì: «Abbiamo incontrato alcuni residenti piacevolmente colpiti per tutto quello che si sono ritrovati davanti – ci ha detto Mircuda – , alcuni tornando in macchina avevano dei visi divisi tra stupore e soggezione di dover passare in mezzo a 50 persone che si trovano ai lati della strada di via Canalone. Alcuni erano affacciati ai balconi e altri, sicuramente, sbirciavano dalle finestre. Una signora ci ha aiutato con l’allestimento, facendoci usare il muretto di casa sua per poggiare le fotografie e ci ha raccomandato di ritornare prima o poi. Eravamo molto contenti di non essere sembrati invasivi».
Ma, a proposito di tornare, ci date un indizio sulle prossime schegge? Dove andrete? «Le prossime schegge saranno suddivise tra la città tutta, molto probabilmente andremo a Messina Sud. Nei mesi scorsi ci siamo fermati per via del cattivo tempo e per fare mente locale sulle prossime idee. Adesso abbiamo intenzione di stare sulle strade per colorarle e rianimarle con presenza e arte. Ogni volta che finiamo una scheggia ci rimangono addosso l’adrenalina e l’orgoglio di sapere di star facendo qualche cosa di importante per tutti. Lo percepiamo dal numero di partecipanti che cresce sempre di più».
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All’ottava scheggia hanno preso parte:
- per le Arti Visive – Alessandra Giacoppo (Illustratrice), Alessia Borgia (Fotografa), Alessia Iraci ( Fotografa), Alphatelescopii (Collage Digitale), Come ti pare (Fotografa), Ginevra Elettra Fucile (Fotografa), Grazia D’Arrigo (Scarabocchi), Marco Alvaro (Fotografo), Ugo Murraca (Fotografo)
- per la Musica – La stanza Della Nonna, Alessandro Capurro in arte “Novo”, Sergio Gentile in arte “Gentiles”
- per la Danza – Aurora Galtieri, Cristina Pasqua, Laura Cosio;
- Body Painting – Giorgio “Ombra” Corriera.
(Foto © Alessia Iraci)
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