Non è tardata la replica del candidato sindaco Federico Basile alle parole dell’assessore designato di Franco De Domenico, Felice Calabrò, che, nella giornata di ieri, ha criticato la Giunta De Luca, accusandola di aver danneggiato la macchina amministrativa e di non aver attuato il decentramento (cosa per cui, però, ha imputato anche le amministrazioni ancora precedenti).
Si accende il clima a Messina in vista delle prossime elezioni amministrative 2022, con botta e risposta al vetriolo tra i candidati. Ripresentandosi agli elettori, questa volta nella veste di assessore designato con deleghe al decentramento e alla riorganizzazione della macchina amministrativa per l’ipotetica Giunta De Domenico; Felice Calabrò non ha risparmiato critiche all’amministrazione De Luca. Nel suo intervento, l’esponente del Pd messinese ha contestato il taglio dei dipendenti comunali e l’atteggiamento della Giunta dimissionaria nei confronti dei lavoratori pubblici e ha ridimensionato le assunzioni che sarebbe possibile fare nei prossimi anni. Mentre Basile parlava di 1000 assunzioni tra Comune e Partecipate, Calabrò scende a 250/300, per una questione di risorse. Qui l’intervento completo.
Basile contro Calabrò: «Cosa ha fatto lui per ascoltare le istanze del territorio?»
A replicare, il candidato sindaco di Sicilia Vera, portato avanti dall’ex Primo Cittadino Cateno De Luca: «L’avvocato Felice Calabrò – scrive Federico Basile in una nota – non ha smentito la sua principale caratteristica, nella quale si è cimentato in questi quattro anni di consiliatura, ovvero l’arte della retorica fine a se stessa, nel solco della vecchia cultura politica del predicare bene e razzolare male».
L’ex Direttore Generale di Palazzo Zanca risponde punto per punto alle dichiarazioni del consigliere comunale: «Calabrò ha dichiarato che il referendum Montemare nasce dal disinteresse delle passate amministrazioni (con solo di quella De Luca ma anche delle precedenti) verso il tema del decentramento. A Calabrò rammentiamo che lui stesso sedeva in consiglio comunale durante l’amministrazione Buzzanca, ricoprendo il ruolo di Capogruppo del PD. Proprio nel corso di quella consiliatura vene costituito il Comitato Montemare che avviò la sua battaglia per l’inibizione del referendum (anno 2012) per cui non possiamo non chiedere a Calabrò che cosa abbia fatto lui in quegli anni per ascoltare le istanze del territorio».
«Prima che ci risponda con la consueta retorica – aggiunge –, rammentiamo allo stesso Calabrò ed al suo candidato sindaco De Domenico che l’unica amministrazione che ha realmente voluto attuare il decentramento amministrativo è stata quella De Luca, che ha predisposto – in accordo con tutti e sei i Presidenti delle relative Circoscrizioni – il Regolamento del Decentramento Funzionale, approvato poi in Consiglio Comunale con Delibera n.590 dell’/11/12/2019, con il quale è stata finalmente introdotta l’autonomia delle Municipalità (nuova denominazione delle Circoscrizioni) nella programmazione degli interventi sul territorio e della relativa spesa, prevedendo anche l’obbligo di presentare il relativo bilancio di previsione della spesa, approvare il Piano Esecutivo di Gestione e approvare il conto consuntivo».
«Con il predetto Regolamento – spiega Basile – è stato inoltre stabilito che la modalità di trasferimento dei fondi dall’amministrazione centrale alle Municipalità è “funzionale” alle previsioni di spesa deliberate dalle Municipalità e proporzionale secondo criteri ben definiti: le risorse vengono cioè distribuite ripartendole nella misura di almeno il 50% tra tutte le Municipalità e secondo i seguenti criteri: 30% popolazione residente, 40% superficie, 30% quota fissa».
Basile: «Sui concorsi, Calabrò ha scoperto l’acqua calda»
Per quel che riguarda i concorsi, invece, Basile replica così alle affermazioni di Calabrò (che ha sottolineato la necessità di rimpolpare la pianta organica del Comune): «Anche la proposta di Calabrò di fare i concorsi per assumere i dipendenti del Comune e le progressioni verticali assomiglia alla scoperta dell’acqua calda. Rammentiamo al designato assessore che la Giunta De Luca con Delibera ha approvato la nuova dotazione organica. Chiaramente, prima di potere assumere è stato necessario risanare le casse del Comune ed anche qui Calabrò sembra dimenticare che la responsabilità dell’indebitamento del Comune di Messina risale anche ai tempi in cui lui sedeva in Consiglio comunale dove si approvavano spese con il sistema del “pagherò”».
«Sulla mancanza di posizioni organizzative – aggiunge Basile – rammentiamo che il Tribunale del Lavoro annullò i provvedimenti della passata amministrazione Accorinti, ritenendo che procedura avesse leso i diritti degli interessati, mentre la nostra Amministrazione si è concentrata nella razionalizzazione ed efficientemente dei servizi amministrativi, eliminando quelle sovrastrutture a causa delle quali per avere un provvedimento le carte giravano da ufficio ad ufficio, da dipartimento a dipartimento, in una mastodontica e pleonastica gestione dei servizi nei quali alla fine la montagna partoriva il topolino. L’amministrazione De Luca ha attuato la razionalizzazione dei profili professionali e la riduzione delle indennità di particolare responsabilità da 890 a 190 rideterminando le Posizioni Organizzative da 124 a 60 conseguendo l’indubbio traguardo di oltre un milione euro annui risparmiate».
«L’efficientamento dei servizi attuato dalla Giunta De Luca – prosegue il candidato sindaco di Sicilia Vera – ha portato a risultati concreti e mai raggiunti prima d’ora: Messina ha presentato, tra gli altri, i progetti per la Qualità dell’abitare, per la Forestazione urbana e per la Rigenerazione urbana che sono risultati i primi in assoluto e che hanno portato a Messina finanziamenti per oltre un miliardo di euro. Siamo consapevoli della necessità di aumentare la dotazione organica del Comune, ed abbiamo anche provveduto alla stabilizzazione di tutto il personale a tempo determinato che aspettava da circa vent’anni il riconoscimento del posto a tempo indeterminato e a tempo pieno (36 ore settimanali); abbiamo assunto 46 agenti di Polizia municipale con i fondi del Decreto Sicurezza e dotato la Messina Servizi e l’ATM del personale necessario a rendere efficienti i relativi servizi».
«Inoltre – sottolinea Federico Basile –, grazie alla razionalizzazione ed efficientemente dei servizi amministrativi, la Giunta De Luca ha ottenuto un risparmio di oltre 20 milioni di euro annui sulla spesa corrente attraverso la riorganizzazione del personale, internalizzazione dei servizi e la riduzione dei costi di gestione. Questi sono fatti concreti che neppure il designato assessore Calabrò può fingere di non ricordare».
Basile: «De Domenico deve ancora chiarirsi le idee»
Infine, sempre nella conferenza stampa di presentazione di Felice Calabrò come assessore designato, il candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative 2022, Franco De Domenico, ha parlato della possibilità di creare una settima o ottava circoscrizione per rispondere alle esigenze dei territori. De Domenico, a sua volta, deve ancora chiarirsi le idee: non ha ancora ben chiaro se vuole costituire la Settima o l’Ottava Municipalità, confermando che anche su questo tema, come si suole dire, le idee sono poche e per la maggior parte confuse. Ai candidati alle Presidenze delle Municipalità, infine, consigliamo di cominciare a studiare il Regolamento Comunale per il Decentramento Funzionale, così la prossima volta potranno dire qualcosa di concreto, di sinistra… o almeno qualcosa».
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