Finalmente è primavera! E quale migliore stagione per girovagare un po’ tra i borghi della Sicilia? Questa settimana abbiamo scelto Castroreale, un paesino della provincia di Messina di 2.233 abitanti, ricco di storia e percorsi naturalistici, e una vista mozzafiato su Capo Milazzo e le Isole Eolie.
È arrivata la primavera, è il fine settimana e insieme a più ore di luce, alle rondini (e ai mosconi, purtroppo) arriva anche la Newsletter di Normanno.com in cui vi raccontiamo le ultime news da Messina e dalla Sicilia, gli eventi imperdibili del weekend e un luogo da scoprire per una gita fuori porta di qualche ora. Continuiamo a muoverci nei dintorni della città dello Stretto, a 51 minuti di macchina c’è Castroreale, che prende il nome dal latino Castrum Regale e significa “Castello del Re”. Come altri dei luoghi che vi abbiamo mostrato, è inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”.
Cominciamo con un po’ di storia. Il castello da cui prende il nome Castroreale fu edificato nel 1324 per volontà di Federico II d’Aragona, che volle così premiare la fedeltà della città durante la guerra contro gli Angioini. Quanti si fossero stabiliti nei dintorni della fortezza, inoltre, avrebbero goduto di esenzioni fiscali (beneficio non più valido, per chi se lo stesse chiedendo). Fu un territorio molto ricco, i cui abitanti erano dediti al commercio e all’attività agricola. Al suo interno si instaurò una comunità ebraica, le cui tracce sono visibili ancora oggi. Nel 1749 nacque al suo interno l’Accademia dei Pellegrini Affaticati, luogo di confronto in cui si discuteva animatamente di politica, cultura, musica e idee. Si unirà alla rivolta contro i Borboni del 1848.
Tra le cose da vedere si segnala il Duomo di Santa Maria Assunta, costruito nel 1400. Al suo interno sono custodite diverse opere d’arte, tra cui la statua di Santa Caterina (1534) di Antonello Gagini, numerosi dipinti e opere in marmo. Si segnalano inoltre la Chiesa di Santa Maria di Gesù, la fontana di piazza delle Aquile (il Belvedere da cui si possono ammirare le Isole Eolie e Capo Milazzo); l’arco moresco collocato alle spalle del Monte di Pietà, ultima testimonianza dell’antica sinagoga del quartiere ebraico. Dell’antico castello rimane ormai solo la Torre con l’orologio, posizionata accanto al Duomo.
Ma Castroreale è anche un luogo attraversato da percorsi in mezzo alla natura. Il sito del Comune, in particolare, ne indica tre: la via Franchigena (che passa da Castroreale), Castroreale – Serro Cardà – Tre Pizzi – Piano Margi, Bafia – Vallone Pumia – Castello Margi – Pizzo Sughero. Infine, è possibile anche seguire un percorso storico-culturale all’interno del borgo. Maggiori dettagli su tutti i percorsi sono disponibili a questo link.
Infine, cosa mangiare a Castroreale? Il piatto del borgo, ci informa la piattaforma dei “Borghi più belli d’Italia” sono i maccheroni di grano duro fatto in casa, da assaggiare con ragù di maiale o con una classica norma. Il prodotto tipico è invece il biscotto della badessa, ideato, si dice, dalle monache del convento delle Clarisse.
(Foto reperita su Siviaggia)
(366)