Nuovo appello di Confcommercio, Flai, Clai, SADA Casa Artigiani, Confagricoltura, Alces, PMI, e Assoristoratori, stavolta al commissario straordinario del comune di Messina Leonardo Santoro, a cui chiedono l’esenzione del pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico per tutto il 2022.
L’esenzione, confermata inizialmente dall’amministrazione De Luca, scadrà infatti il prossimo 31 marzo e non è previsto nessun rinnovo da parte del Consiglio Comunale, malgrado la richiesta di una proroga fatta anche da esponenti politici di rilievo nazionale.
«Le nostre imprese – scrivono gli imprenditori messinesi al Commissario – ormai da anni attraversano una profonda e interminabile crisi. La pandemia ha peggiorato il quadro, portando alla chiusura e al fallimento di numerose attività, anche storiche. Il governo nazionale ha provato a sostenere gli imprenditori con contributi a fondo perduto, purtroppo del tutto insufficienti, e nello stesso tempo, nel giusto tentativo di ridurre i contagi e consentire alle attività di ristorazione e a tutte quelle che utilizzano gli spazi esterni (i cosiddetti dehors) di lavorare e produrre reddito per la loro sopravvivenza, ha pensato bene di azzerare per gli anni 2020-2021 il costo della tassa per l’occupazione del suolo pubblico».
«Tenuto conto – proseguono – che anche il 2022 è un anno di prosecuzione del Covid con la presenza di numerosi contatti, specialmente a Messina, accompagnato da restrizioni quali l’obbligo di super Green pass e che il 31 marzo 2022 scadrà la gratuità del nuovo canone unico patrimoniale per l’occupazione del suolo pubblico che ha sostituito la vecchia COSAP, le scriventi associazioni di categoria sono a conoscenza che nel bilancio previsionale 2022 sono previste delle somme che ci consentirebbero di avere la gratuità per il canone fino al 31/12 2022».
I rappresentanti delle imprese invocano dunque un intervento con una delibera che possa essere approvata dal Consiglio Comunale. «Vorremmo fare – concludono – un appello perché queste somme vengano confermate dal consiglio comunale con una delibera ad hoc, tenuto conto di tutti quei nuovi aumenti che oggi rendono più difficile fare impresa. Tenendo presente che la concessione del suolo pubblico è gratuita per l’anno 2022 già nella città di Genova, e presto lo sarà a Roma e Milano chiediamo un incontro urgente per un confronto».
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