Anche la Chiesa dice la sua sul difficile momento del Comune. Sulla chiusura di Casa Serena, che di riflesso è l’effetto del quasi crack dell’amministrazione comunale. L’occasione l’ha avuta Don Cesare Di Pietro, che questo pomeriggio ha officiato la Santa Messa nella struttura di Montepiselli che a breve dovrebbe chiudere battenti. Probabilmente una delle ultime messe celebrate all’interno del Centro dove vivono e vengono assistiti da anni un centinaio di pensionati. E le parole sono state di quelle “forti”. “Se noi sacerdoti fossimo davvero servitori di Cristo e i politici servitori del bene comune, oggi noi non saremmo in queste condizioni”. Una stoccata vera e propria, di Don Cesare ai religiosi che non seguono le parole del Vangelo, e alla politica che non persegue l’interesse della collettività. Dove c’è un Comune che non riesce, per carenza di fondi, neppure a mettere in sicurezza un Centro per pensionati e garantire servizi ordinari, oggi che di soldi pubblici a “pioggia” non ce ne sono più. L’ex assessore ai Servizi sociali del Comune, che aveva la delega anche ai Rapporti con le Chiese, Dario Caroniti, presente a Casa Serena, commenta così l’omelia: “Ha centrato il punto. Ripartiamo dalle forti motivazioni, dai saldi principi, dalle persone che li possano rappresentare”. Per Casa Serena dopo l’ultima audizione del commissario Croce in commissione al Sociale è iniziato il count-down, che entro fine anno dovrebbe portare alla chiusura. Anche in caso dei lavori di messa in sicurezza il Centro per anziani non spalancherebbe le porte agli anziani.
A@caffo
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