Le porte delle scuole di Messina restano chiuse, si riparte domani con la didattica a distanza. Ad annunciarlo, l’assessore Dafne Musolino, in diretta dal Coc: «L’ordinanza del 9 gennaio resta valida, non è stata impugnata al Tar, non è stata formulata una richiesta di revoca da nessun organo, quindi da domani e fino al 23 gennaio è prevista la DAD».
A conclusione della riunione della task force scuola, la Regione Siciliana ha annunciato il ritorno tra i banchi (in presenza) per domani perché, ha specificato l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, «non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attività didattiche». Dopo l’annuncio proveniente da Palermo, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha programmato una diretta Facebook per informare sulla sua decisione in merito all’apertura o chiusura delle scuole (con didattica a distanza). Secondo quanto affermato dall’assessore del Comune di Messina, Francesco Gallo, anche altri comuni, tra cui Palermo, Catania, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa intendono emanare un’ordinanza analoga per far ripartire la scuola in dad.
A dare la notizia, però, non è stato il sindaco De Luca bensì l’assessore Dafne Musolino: visto che l’ordinanza non è stata impugnata e non ne è stata richiesta la revoca da alcuna istituzione, il provvedimento resta in vigore. Gli studenti della città dello Stretto non tornano a scuola in presenza il 13 gennaio, ma in dad.
Qual è la questione e perché (in teoria) De Luca non potrebbe disporre la dad
La normativa prevede che i sindaci possano disporre la chiusura delle scuole e la didattica a distanza solo in zona arancione o rossa, con il via libera dell’ASP. Messina, così come il resto della Sicilia, sono attualmente gialle, quindi tale possibilità non sarebbe applicabile. Il Sindaco di Messina, Cateno De Luca – e altri suoi colleghi di altri comuni –, però, hanno comunque emanato ordinanze con cui hanno disposto il ritorno a scuola dopo le vacanze di Natale in dad.
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